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Borsa italiana, divieto vendite a scoperto per 3 mesi

I corsi vanno giù e la Consob adotta provvedimenti straordinari. KEYSTONE/AP/Antonio Calanni sda-ats

(Keystone-ATS) Scatta dalla seduta di oggi in Italia il divieto annunciato ieri dalla Consob, l’autorità di vigilanza della borsa, di effettuare vendite allo scoperto su tutti i titoli di Piazza Affari per 3 mesi.

Il provvedimento, che aveva interessato solo alcuni titoli nel corso delle sedute dello scorso 13 marzo e di ieri, riguarda tutte le cosiddette “posizioni corte”, utilizzate per guadagnare in borsa anche quando i listini scendono, tramite la compravendita di titoli presi a prestito.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

A questo si aggiunge l’introduzione di un regime di “trasparenza rafforzata” per i 48 titoli a maggior capitalizzazione e ad azionariato diffuso, che prevede la comunicazione di variazioni sull’azionariato a partire dall’1% per le società più grandi e dal 3% per le Pmi, in luogo rispettivamente del 3 e del 5%.

Provvedimenti contro le vendite allo scoperto sono stati adottati anche dalle Autorità finanziarie in Spagna, Francia e Belgio.

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