Borsa svizzera chiude piatta, SMI +0,06%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso l’ultima seduta della settimana contrastata, con l’indice SMI dei principali titoli in leggera progressione dello 0,06% a 7’784,01 punti, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,02% a quota 8’526,58.
La piazza zurighese, dopo aver trascorso buona parte della giornata in profondo rosso, ha recuperato terreno dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione negli USA: è infatti stato reso noto che l’economia americana a novembre ha creato 178 mila nuovi posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,9% al 4,6%, ai minimi dall’agosto 2007. Il dato segnala una netta ripresa dell’attività economica a stelle e strisce e lascia presagire un aumento dei tassi da parte della FED.
Non sono tuttavia mancati i fattori di incertezza legati al referendum costituzionale italiano di domenica, che potrebbe innescare una crisi di governo, e anche alle elezioni presidenziali in Austria. Gli operatori hanno peraltro continuato a soppesare gli effetti del taglio alla produzione deciso mercoledì dai paesi Opec.
Sul fronte interno i pesi massimi difensivi hanno avuto un andamento contrastante, con Roche che è calata dello 0,72% (a 220.60 franchi) e la concorrente Novartis in flessione dello 0,15% (a 68.75 franchi): il colosso dell’alimentare Nestlé, dopo un avvio esitante, ha invece allungato il passo dell’1,04% (a 68.00 franchi). Vigoroso balzo in avanti per Actelion (+4,35% a 204.00 franchi) in scia a speculazioni circa un interessamento da parte della società americana Johnson & Johnson.
Parabola ascendente anche per il segmento del lusso, con Swatch in progressione dello 0,27% (a 298.00 franchi) e Richemont dello 0,15% (a 65.25 franchi), mentre i bancari hanno mostrato segni di debolezza. Ubs (-1,73% a 15.92 franchi) e Credit Suisse (-2,01% a 13.64 franchi) sono scivolate pesantemente all’indietro; Julius Bär (-0,31% a 44.69 franchi) ha contenuto le perdite.
Sopra la soglia della parità Swiss Re (+0,60% a 92.70 franchi). Il riassicuratore zurighese, in occasione della giornata degli investitori, ha comunicato oggi di prevedere un aumento dei dividendi in funzione dei risultati e ha confermato i propri obiettivi aziendali. Piatta Zurich Insurance (+0,08% a 262.50 franchi) mentre Swiss Life ha ceduto lo 0,72% (a 274.70 franchi).
Sul mercato allargato Meyer Burger, gruppo industriale bernese specializzato nel fotovoltaico, ha fatto oggi un primo passo verso il rilancio facendo approvare dai propri azionisti un aumento di capitale attraverso l’emissione di nuove azioni che dovrebbe permettere la raccolta di 160 milioni di franchi. Il titolo, durante l’assemblea, è stato sospeso e una volta riammesso alle quotazioni è subito apparso in difficoltà: in chiusura ha perso il 9,80% (a 2.30 franchi). L’esito dell’operazione agli investitori è apparso incerto.