
Casse pensioni: in settembre rendimento positivo

Settembre positivo per le casse pensioni svizzere: stando a un'analisi periodica di UBS il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato allo 0,8%.
(Keystone-ATS) Per quanto riguarda le singole classi di investimento, sul risultato hanno influito in particolare le azioni svizzere (+8,0%) ed estere (+6,5%), nonché – in misura minore – le obbligazioni svizzere (+0,6%), mentre quelle estere (-2,1%) hanno arretrato, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall’istituto. È pure avanzato il comparto degli immobili (+2,7% gli investimenti diretti, +2,4% quelli indiretti). Nel periodo in rassegna l’istituto di previdenza più ispirato ha conseguito un rendimento del 2,2%, quello meno accorto (o fortunato) del -0,4%.
Dall’inizio dell’anno la performance è del 3,5%. Se si prende come riferimento il periodo intercorso dal 2006 – l’anno in cui UBS ha cominciato a fare i calcoli in questo campo – il rendimento medio annuo delle casse pensioni è stato del 3,4%. Nel 2024 l’indicatore si è attestato al +7,7% e nel 2023 al +5,0%, dopo un 2022 da dimenticare (-9,6%).
Gli esperti di UBS si dicono cautamente ottimisti riguardo all’andamento dei mercati globali: storicamente gli shutdown negli Stati Uniti – le chiusure di attività governative per problemi di bilancio – hanno causato solo una volatilità di mercato di breve durata. Vengono previsti ulteriori tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve per un totale di 75 punti base tra ottobre e la fine del primo trimestre del 2026. I professionisti dell’istituto guidato da Sergio Ermotti si aspettano anche che la Fed continui a dare priorità alla debolezza del mercato del lavoro rispetto a rischi di un aumento dell’inflazione, che si presume siano solo temporanei.