CF: maltempo TI/GR/VS nel 2024, aiuto federale straordinario
Ai Comuni ticinesi, grigionesi e vallesani duramente colpiti dal maltempo del giugno dello scorso anno va concesso un aiuto federale straordinario di 17 milioni di franchi. Lo ha proposto oggi il Consiglio federale, che ha avviato la procedura di consultazione della relativa legge.
(Keystone-ATS) L’obiettivo della nuova Legge sui danni del maltempo 2024, spiega l’esecutivo in un comunicato, è “limitare a un livello accettabile il carico finanziario di questi Comuni a seguito dei danni eccezionali subiti”. La consultazione si concluderà il 12 marzo.
Concretamente, ai Comuni in cui i costi di ripristino superano i 1500 franchi pro capite, la Confederazione copre il 50% delle spese residue dopo la deduzione delle indennità ordinarie, delle prestazioni assicurative, delle donazioni e degli altri contributi. Questo contributo è però subordinato al fatto che anche i Cantoni partecipino con un importo equivalente.
In base alle informazioni comunicate dai cantoni interessati all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), sono otto in totale i Comuni interessati. Due si trovano in Ticino (Cevio e Lavizzara), due nei Grigioni (Lostallo e Soazza) e quattro in Vallese (Anniviers, Binn, Evolène e Grengiols). È tuttavia possibile che in un secondo momento si aggiungano o si rimuovano singole entità, per esempio in seguito a spese di ripristino o donazioni non ancora note.
Dei 17 milioni di franchi che Berna prevede di stanziare, allo stadio attuale dieci sono destinati a Cevio e Lavizzara, due a Lostallo e Soazza e uno ai quattro comuni vallesani. Quattro milioni sono contabilizzati come “riserva”. La stima delle spese è infatti anch’essa soggetta a incertezze. Il Vallese, per esempio, ha già fatto sapere di voler annunciare spese aggiuntive.
Già poco dopo gli eventi eccezionali dell’estate del 2024 il Consiglio federale aveva prospettato un sostegno finanziario rapido. In tal senso aveva quindi chiesto al Parlamento di approvare un supplemento al preventivo della Confederazione per il 2025.
Considerato il carico particolare sostenuto da singoli Comuni, soprattutto in Valmaggia, l’esecutivo aveva incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare un progetto da porre in consultazione. Cosa fatta oggi.
La nuova regolamentazione copre le misure immediate e gli interventi necessari a mettere in sicurezza l’infrastruttura pubblica, con l’obiettivo di ripristinare la situazione precedente al maltempo. Restano esclusi dal sostegno i progetti successivi, come la realizzazione di nuove opere di protezione. In pratica, se gli interventi di ripristino portano a uno standard più elevato rispetto a quello precedente all’estate 2024, la parte dei lavori che costituisce tale miglioramento non sarà cofinanziata.
La nuova legge resterà in vigore fino al 31 dicembre 2031. Le richieste di sostegno dovranno essere presentate all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) entro il 31 dicembre 2030.
La soglia di carico sostenibile fissata a 1500 franchi pro capite si basa sull’aiuto speciale concesso a Obvaldo nel 2008, pari a 1000 franchi per abitante. Considerando il rincaro e il fatto che nel 2024 il calcolo non riguarda l’intero Cantone, ma solo i Comuni più colpiti, il governo ha proposto un valore più elevato.
Alla fine di giugno 2024, temporali eccezionalmente violenti nel sud della Svizzera hanno causato piene e inondazioni, colpendo in particolare alcune zone di Ticino, Vallese e Grigioni. Le portate dei fiumi corrispondevano a valori che statisticamente si raggiungono solo ogni 30-100 anni. Le conseguenze sono state devastanti: dieci morti, tre persone tuttora disperse e danni enormi alle infrastrutture pubbliche.