Coca-Cola compra l’acqua alpina
Con l'acquisto della società grigionese Valser, il gigante americano entra per la prima volta in possesso di una fonte di acqua minerale in Europa.
Rafforzando la sua presenza sul mercato mondiale dell’acqua minerale, Coca-Cola mette le mani su una delle tre più importanti ditte svizzere del settore. Hess Group AG, con sede a Liebefeld-Berna, ha infatti venduto al colosso americano l’intero capitale azionario della Valser. Il prezzo della transazione non è stato comunicato.
La società grigionese produce diverse bevande a base di acqua minerale, che figurano tra le più apprezzate dalla popolazione svizzera. Valser vende sul mercato svizzero 122,5 milioni di litri di acqua, su un totale annuo pari a 770 milioni.
“Per poter proseguire con successo anche nei prossimi anni, siamo stati costretti a cercare nuove vie a livello di produzione e, soprattutto, di distribuzione” ha dichiarato Max Lienhard, direttore esecutivo e presidente del Consiglio di amministrazione del gruppo Hess.
“Di fronte al crescente interesse per il mercato svizzero da parte di grandi aziende come Coca-Cola e Carlsberg, abbiamo preferito allearci con un forte partner, per evitare di perdere in futuro parti di mercato” aggiunge Lienhard. Già dal 1984, Coca-Cola e Valser avevano avviato una cooperazione nel settore della gastronomia.
La prima fonte alpina per Coca-Cola
Con questa operazione, la multinazionale americana acquista la sua prima fonte di acqua minerale in Europa, come confermato da Jürg Dinner, portavoce di Coca-Cola Svizzera. Un acquisto che rientra nella strategia avviata negli ultimi anni dal grande produttore mondiale di limonate.
Per Cédric Böhm, analista finanziario presso la banca Pictet & Cie a Ginevra, il mercato delle limonate (come Coca-Cola, Fanta o Sprite) si trova praticamente in una fase di stagnazione. “Attualmente, in questo settore si riesce difficilmente a raggiungere un tasso di crescita del 2 o 3 percento all’anno”.
Il mercato dell’acqua minerale registra invece, da un buon decennio, un incremento annuo del 10% a livello mondiale. “Coca-Cola ha avviato una prima offensiva sul mercato nordamericano e ora si sta interessando sempre più a quello europeo” nota Böhm.
Si rafforza la concorrenza
L’acquisto della società Valser da parte del gigante americano non sorprende né preoccupa la svizzera Nestlé, il numero uno mondiale nel settore delle acque minerali con una quota pari al 16%. Finora il gruppo di Vevey aveva dovuto lottare soprattutto contro la concorrenza della compagnia francese Danone.
Secondo Marcel Rubin, portavoce di Nestlé, già da alcuni anni Coca-Cola e Pepsi stanno tentando di rafforzare la loro posizione sul mercato dell’acqua in bottiglia. Negli ultimi due decenni, giocando d’anticipo, la multinazionale svizzera ha acquistato numerose società europee tra le più rinomate, come Perrier, Vittel, Contrex, San Pellegrino e Limpia.
Garanzie per Valser
Approfittando della rete di distribuzione di Coca-Cola, la società Valser intende espandere la sua presenza all’estero, nei paesi vicini alla Svizzera. Le esportazioni, limitate finora al sud della Germania, corrispondono attualmente al 7% del fatturato dell’azienda grigionese.
Coca-Cola si sarebbe impegnata a riprendere tutti i 96 collaboratori della Valser. 69 persone sono impiegate negli stabilimenti di produzione a Vals e Zizers, nei Grigioni, e 27 negli uffici amministrativi a Berna.
Anche il marchio Valser verrà garantito in futuro. L’immagine e la promozione di quest’acqua viene associata alla purezza delle fonti alpine. “Coca-Cola è cosciente di questo fatto e non intende imporre nessun americanismo” sostiene fiducioso il numero uno della società grigionese, Max Lienhard.
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