
Gaza: media, Hamas accetta disarmo ma rifiuta Blair governatore

Hamas, nel corso dei colloqui in corso in Egitto, avrebbe "accettato di consegnare le sue armi a un comitato egiziano-palestinese, rifiutando categoricamente di affidare la gestione della Striscia di Gaza a un comitato di transizione internazionale".
(Keystone-ATS) Hamas, scrive l’agenzia spagnola EFE dal Cairo citando una fonte palestinese informata, “propone di negoziare la gestione di Gaza con l’Autorità nazionale palestinese” (ANP) e “rifiuta la presenza di Tony Blair come governatore di Gaza”, pur “accettando che assuma un ruolo di monitoraggio a distanza”.
Il gruppo palestinese, aggiunge la EFE, “ha proposto che una delegazione di Hamas, guidata dal suo capo negoziatore Jalil al-Hayya, gestisca i negoziati con Israele tramite mediatori, mentre un’altra negozi con l’ANP per affidare l’amministrazione della Striscia a un comitato amministrativo affiliato al governo palestinese”.
La fonte ha aggiunto che “Hamas ha chiesto un cessate il fuoco per recuperare gli ostaggi israeliani, la cui liberazione avverrebbe entro una settimana”.
Da parte sua Sky News Arabia, che cita fonti dei mediatori, ha riferito che durante il primo round di colloqui ieri a Sharm el-Sheikh, Hamas “ha chiesto, come condizioni per un cessate il fuoco, il ritiro delle forze israeliane dalle aree chiave e dai quartieri residenziali di Gaza prima di iniziare il processo di rilascio degli ostaggi”.
Inoltre, riferisce la palestinese Ma’an, Hamas continua a insistere per includere nelle liste dei palestinesi da rilasciare in cambio degli ostaggi sei detenuti che stanno scontando l’ergastolo nelle carceri israeliane. Questo sarebbe uno dei temi “più dirimenti”.
I colloqui, sempre tra Hamas e i mediatori, dovrebbero aver ripreso oggi in tarda mattinata a Sharm el-Sheikh, dove una delegazione israeliana è giunta ieri. Intanto sono pure “arrivati in Egitto per prendere parte al secondo round di colloqui su Gaza” l’inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente Jared Kushner. I due “si uniranno domani ai colloqui su Gaza”, ha annunciato il ministro degli esteri egiziano Badr Abdelatty.