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Gb, proprietà Daily Mail firma accordo per acquisire Telegraph

Keystone-SDA

Nel Regno Unito la Dmgt, proprietaria del tabloid Daily Mail, ha firmato un accordo con Redbird IMI per l'acquisizione del quotidiano britannico Telegraph per 500 milioni di sterline (529 milioni di franchi), ha annunciato l'editore in un comunicato.

(Keystone-ATS) L’acquisizione, se completata, potrebbe creare uno dei più grandi gruppi mediatici di destra del Regno Unito.

“Dmgt ha firmato un accordo con Redbird IMI per l’acquisizione di Telegraph Media Group per 500 milioni di sterline”, ha dichiarato Dmgt in un comunicato. Le parti sperano di finalizzare i termini della transazione “rapidamente”, ha aggiunto il gruppo. Questa acquisizione “porterebbe la fiducia” di cui i dipendenti del Telegraph, un quotidiano fondato 170 anni fa, “hanno bisogno”, ha affermato Dmgt. Garantirebbe al giornale “una prosperità sostenibile sulla scena mondiale”.

L’annuncio arriva otto giorni dopo il ritiro dell’offerta del fondo americano RedBird per il controllo del Telegraph, che aveva nuovamente gettato il quotidiano conservatore nell’incertezza.

Di proprietà dal 2004 della ricca famiglia Barclay, il quotidiano era stato messo in vendita dalla banca Lloyds alla fine del 2023 per estinguere i suoi consistenti debiti. Da allora ci sono stati diversi colpi di scena. Una joint venture tra il fondo americano RedBird e il fondo di investimento mediatico (IMI) con sede ad Abu Dhabi, Redbird IMI, aveva già raggiunto un accordo con la famiglia Barclay e rimborsato il debito in cambio di un’opzione per assumere il controllo della società.

Ma la prospettiva che un fondo emiratino controllasse una delle pubblicazioni più influenti del Regno Unito aveva preoccupato il governo britannico, allora conservatore, che decise di legiferare per bloccare l’acquisizione di giornali britannici da parte di stati stranieri.

L’attuale segretaria alla Cultura Lisa Nandy “prende atto” dell’annuncio dell’accordo, ha affermato un portavoce del ministero. “Valuterà qualsiasi nuovo acquirente del Telegraph alla luce dell’interesse pubblico e della legislazione sulle fusioni tra media che coinvolgono l’influenza di stati stranieri”, ha aggiunto il portavoce.

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