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GR: SMS intimi con impiegata, dirigente GastroGraubünden si dimette

Keystone-SDA

Il ristoratore Roberto Giovanoli venerdì scorso si è ritirato dal comitato di GastroGraubünden. Il motivo: una serie di messaggi intimi scambiati con un'impiegata, resi pubblici recentemente dal sindacato interprofessionale Unia.

(Keystone-ATS) La settimana scorsa il giornale di Unia “Work” ha pubblicato la cronologia di messaggi fra il ristoratore e titolare della società Plan-B Kitchen e una sua impiegata. In un comunicato il sindacato descrive nel seguente modo i contenuti: “Negli SMS le ha chiesto di avere rapporti sessuali (letteralmente ‘scopare’). A numerose domande relative alla distribuzione del lavoro o ai processi lavorativi, ha risposto con contenuti sessisti”. Unia parla di molestie e ritiene che Giovanoli avrebbe violato in modo grave il suo dovere come datore di lavoro. L’esercente, contattato oggi da Keystone-ATS, argomenta che fra i due c’era uno stile di comunicazione diretto e provocante. “Erano delle battute stupide, scritte reciprocamente. Non abbiamo mai avuto una relazione”, ha affermato Giovanoli.

Comportamenti non tollerati da GastroGraubünden

Più volte Unia ha chiesto all’associazione padronale retica del settore alberghiero e della ristorazione di intervenire. La settimana scorsa ha mandato gli estratti degli scambi di SMS al presidente, Franz Sepp Caluori. “Abbiamo subito organizzato una riunione a distanza con tutto il comitato”, ha dichiarato oggi Caluori a Keystone-ATS. In separata sede ha poi discusso con Giovanoli. “Gli ho spiegato che da parte dell’associazione questo tipo di comportamenti scorretti fra datore di lavoro e impiegato non vengono assolutamente tollerati”, ha continuato il presidente di GastroGraubünden.

Giovanoli ha così deciso di sua volontà di ritirarsi dal comitato, ha anticipato alcuni giorni fa sulla rivista online Inside Justiz, che si occupa principalmente di cronaca giudiziaria. “Non volevo che questa storia si riflettesse in modo negativo sul comitato. Mi sono così dimesso, in modo che GastroGraubünden non venga più collegata con questa storia”, ha dichiarato Giovanoli.

“Nell’assemblea di maggio dell’anno prossimo procederemo con una nuova nomina”, ha aggiunto Caluori. L’associazione di categoria conta all’incirca 1’000 membri.

“Nessuna prova per denunciarmi”

Il 35enne era già finito nella bufera quest’estate. Unia aveva organizzato due manifestazioni per protestare dapprima contro irregolarità riscontrare sul lavoro e poi in seguito al licenziamento di quattro impiegati. Il sindacato aveva annunciato il ricorso a vie legali.

“Abbiamo consegnato il dossier di cinque impiegati a un avvocato, che farà valere i loro diritti per via legale”, ha dichiarato a Keystone-ATS Danijela Dragicevic, responsabile di Unia Svizzera orientale-Grigioni. Per gli altri collaboratori mancano invece documenti, riguardanti soprattutto gli orari lavorativi. “I dipendenti hanno raccontato di giornate senza pause e conteggi manipolati. Per avere accesso a queste prove abbiamo presentato una richiesta di conciliazione”, ha continuato la sindacalista.

“In due mesi Unia non ha trovato nessuna prova per denunciarmi”, ha replicato Giovanoli. Finora si è tenuta un’udienza davanti al giudice di pace, durante la quale un dipendente ha richiesto un importo di 10’000 franchi per pause che non avrebbe potuto effettuare. “Sono pianificati altri dibattimenti, perché dei collaboratori non hanno ricevuto o non hanno richiesto il certificato lavorativo”, ha detto l’esercente.

Nel frattempo anche Giovanoli si è attivato dal punto di vista legale. Ha infatti denunciato per diffamazione l’autore dell’articolo sul giornale “Work”.

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