
Kazakhstan: stato emergenza e coprifuoco dopo scontri ieri
(Keystone-ATS) Il presidente kazako Nursultan Nazarbaiev ha proclamato da oggi al 5 gennaio prossimo lo stato di emergenza e il coprifuoco nella città petrolifera occidentale di Zhanaozen, dove ieri una decina di persone sono morte e una settantina sono rimaste ferite in scontri tra la polizia e lavoratori del settore estrattivo.
Il decreto firmato da Nazarbaiev, pubblicato sul sito della presidenza, vieta scioperi e pubbliche proteste, restringe la libertà di movimento intorno Zhanaozen e limita l’accesso a e dalla città, che conta circa 90 mila persone.
Ieri, in coincidenza con il 20/0 anniversario dell’ indipendenza del Paese, erano scesi in piazza centinaia di lavoratori per ricordare i sette mesi di scioperi e proteste per avere migliori condizioni di lavoro e salari più alti, in una della città del boom energetico kazako. Erano soprattutto dipendenti della società energetica Ozenmunaigas Oil, una sussidiaria di KazMunaiGas, la società petrolifera statale di Astana più colpita dalle proteste insieme a Ersai Caspian Contractor (di cui è co-proprietaria l’italiana Eni). La polizia avrebbe tentato di disperderli suscitando la reazione dei manifestanti e causando gli scontri, durante i quali sono stati dati alle fiamme edifici amministrativi, hotel, uffici della Uzenmunaigaz Oil e diverse auto.