
Netanyahu, ‘con Trump non ho accettato Stato di Palestina’

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato di non aver accettato lo Stato palestinese nei colloqui con il presidente americano Donald Trump.
(Keystone-ATS) Egli ha poi aggiunto che l’esercito israeliano “rimarrà nella maggior parte di Gaza”. “Recupereremo tutti i nostri ostaggi, vivi e in buona salute, mentre Tsahal resterà nella maggior parte della Striscia di Gaza”, ha detto Netanyahu in un video pubblicato oggi sul suo profilo Telegram, nonostante ieri alla Casa Bianca avesse pubblicamente dato il suo sostegno al piano di Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza che prevede, tra l’altro, il ritiro graduale dell’Idf e il dispiegamento di una “forza di stabilizzazione internazionale”.
“Ci viene detto: dovete accettare le condizioni di Hamas. L’esercito deve ritirarsi e Hamas può rafforzarsi, controllare la Striscia… No, no, non funziona così”, ha aggiunto Netanyahu nel video.
In un post pubblicato su X, il ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha dal canto suo definito il piano di Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza “un clamoroso fallimento diplomatico” per Israele e “un miscuglio indigesto”.
A suo avviso sarebbe un chiudere gli occhi e voltare le spalle a tutte le lezioni del 7 ottobre, riferendosi all’attacco di Hamas nel 2023, che ha innescato la guerra di Gaza. “A mio avviso, finirà anche in lacrime. I nostri figli saranno costretti a combattere di nuovo a Gaza”, ha aggiunto.