The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera
telefono co schermata e-id

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

il nostro tema principale di oggi è la domenica di votazione appena trascorsa. A suscitare numerosi commenti sulla stampa è soprattutto il "sì" risicatissimo all'identità elettronica. La Quinta Svizzera ha sostenuto l'e-ID in modo molto più netto.

La compagnia aerea Lufthansa intende tagliare 4'000 posti di lavoro. Quali saranno le conseguenze per la sua affiliata elvetica, Swiss?

Cordiali saluti da Berna.

persona scrive al pc portatile
L’e-ID dovrebbe consentire un accesso semplice ai servizi delle autorità da tutti i dispositivi, ma il suo utilizzo rimarrà facoltativo. Keystone / Christian Beutler

Il “sì” ottenuto per un soffio all’identità elettronica (e-ID) ieri alle urne sta generando molti commenti sulla stampa. Il chiaro consenso all’abolizione del valore locativo divide invece la Svizzera.

Nei due sondaggi della SSR era emerso un chiaro “sì” al progetto delle autorità per l’introduzione di un’identità elettronica in Svizzera. Il Governo ha però dovuto tremare a lungo: la partita al cardiopalma si è conclusa con un’approvazione di appena il 50,4%.

“Salvi per un pelo”, titola oggi Der Bund. L’alta percentuale di voti contrari dimostra che ampie fasce della popolazione sono scettiche nei confronti della progressiva digitalizzazione. “Ora le autorità devono creare fiducia e rendere possibile una quotidianità più digitale“, commenta il Blick.

Molto più netto di quanto previsto dai sondaggi è stato il risultato sull’abolizione del valore locativo. Ci si aspettava un esito incerto, ma l’elettorato ha approvato la proposta con il 57,7% di “sì”. Si prevede che il valore locativo non dovrà più essere indicato nella dichiarazione dei redditi a partire dal 2028, se non più tardi.

La Svizzera tedesca e il Ticino si sono espressi in maggioranza a favore dell’abolizione, mentre la Romandia si è opposta in modo quasi compatto. “I proprietari e le proprietarie di case si aggiudicano il sacro Graal”, commenta 24 Heures. I risultati sulla fine del valore locativo confermerebbero ancora una volta il “Röstigraben”.

logo ose
Keystone / Gian Ehrenzeller

Sia per l’introduzione dell’identità elettronica (e-ID) che per l’abolizione del valore locativo, la comunità delle svizzere e degli svizzeri all’estero ha sostenuto entrambi i progetti in modo molto più deciso rispetto alla popolazione residente in patria. È quanto emerge dalla nostra analisi dei risultati della votazione.

Il 64% delle svizzere e degli svizzeri all’estero ha approvato l’introduzione di un’e-ID, una percentuale nettamente superiore al risicato 50,4% registrato a livello nazionale. Per molte persone della diaspora elvetica, i vantaggi dell’e-ID sono evidenti, soprattutto per il migliore accesso ai servizi e per la facilitazione della partecipazione politica.

Per l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE), l’e-ID rimane uno strumento che “faciliterà notevolmente l’esercizio dei diritti politici da parte della diaspora svizzera”.

Anche l’abolizione del valore locativo è stata accolta favorevolmente dalla diaspora svizzera con oltre il 61% di consensi, sebbene sia difficilmente toccata dalla riforma. È probabile che su questa questione incerta la Quinta Svizzera abbia seguito la raccomandazione delle autorità. La partecipazione al voto di chi risiede all’estero, attestatasi intorno al 22%, è stata leggermente inferiore alla media degli ultimi anni.

farmacia
Da molto tempo i premi di cassa malati conoscono solo una direzione: verso l’alto. Keystone / Gaetan Bally

Nelle votazioni cantonali spicca un risultato in particolare: nel canton Ticino la popolazione ha approvato due iniziative per porre un tetto ai premi di cassa malati. L’esempio potrebbe fare scuola.

Recentemente sono stati pubblicati i premi di cassa malati in Svizzera per il prossimo anno. Il canton Ticino è quello più colpito da un nuovo aumento.

Ora, l’elettorato ticinese ha accettato un’iniziativa cantonale che chiede che i premi di cassa malati non superino il 10% del reddito disponibile delle economie domestiche, al netto dei sussidi. Nell’estate del 2024, un’iniziativa popolare con la stessa richiesta era stata sottoposta alla popolazione di tutta la Svizzera, che l’aveva però respinta. La seconda iniziativa cantonale chiede maggiori deduzioni fiscali per i premi di cassa malati. Anche questa è stata approvata dal popolo.

Il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità ticinese ha interpretato il chiaro risultato di entrambe le iniziative come una protesta della popolazione ticinese contro il sistema dei premi di cassa malati. Il Tages-Anzeiger cita il consigliere nazionale liberale radicale Simone Gianini: “Una cosa è certa: ciò che è accaduto questo fine settimana in Ticino è un segnale anche per il resto della Svizzera. Mostra cosa succede quando si lascia che il sistema si vada a schiantare contro un muro senza frenare”.

hostess versa bibita nel corridoio di un aereo in volo
I posti di lavoro a bordo degli aerei dovrebbero essere in gran parte risparmiati dai tagli. Keystone / Christian Beutler

La società madre di Swiss annuncia tagli: Lufthansa intende sopprimere circa 4’000 posti amministrativi entro il 2030, come comunicato oggi dal gruppo. Non è ancora chiaro in che misura saranno toccati i posti di lavoro in Svizzera.

La compagnia aerea Lufthansa, la più grande d’Europa, adduce come ragioni per le misure di risparmio la digitalizzazione, l’automazione e una più stretta integrazione delle compagnie aeree del gruppo, che comprende tra le altre Lufthansa, Swiss, Austrian e Brussels Airlines.

Gran parte della riduzione del personale dovrebbe avvenire in Germania. Tuttavia, è probabile che anche Swiss ne sarà interessata. In Svizzera “il personale è comprensibilmente preoccupato. Da tempo si percepisce che le strutture del gruppo vengono sempre più centralizzate a Francoforte, il che limita i margini di manovra”, commenta il redattore economico della Radiotelevisione pubblica della Svizzera tedesca SRF.

La misura fa parte di una strategia globale per aumentare l’efficienza e la redditività, con un obiettivo di rendimento più elevato, dall’8% al 10% del fatturato. Parallelamente, incombe la minaccia di uno sciopero del personale di pilotaggio, che potrebbe creare ulteriori sfide per il gruppo.

I più letti
Quinta Svizzera

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR