
Piogge e inondazioni, oltre 60 morti in Nepal e India

Piogge torrenziali, frane ed esondazioni in Nepal e in India hanno ucciso oltre 60 persone in 48 ore. Le intemperie hanno abbattuto almeno due ponti, distrutto case, strade e ferrovie e lasciato isolate intere comunità sull'Himalaya.
(Keystone-ATS) Centinaia di persone in viaggio per il più importante festival indù nepalese, il Dashain, sono rimaste bloccate anche in stazioni e aeroporti.
Il bilancio delle vittime, secondo le autorità, è di 44 morti e cinque dispersi in Nepal e almeno 20 i decessi in India, nella regione turistica del Darjeeling. Le inondazioni hanno colpito anche il piccolo regno del Bhutan, dove l’esercito indiano si è impegnato a contribuire alle evacuazioni in elicottero.
È questo l’epilogo di una stagione dei monsoni estivi di una violenza straordinaria. Per il secondo anno consecutivo, il Dipartimento meteo dell’India ha registrato precipitazioni superiori dell’8% rispetto alla media stagionale, tra giugno e settembre, ed è stata la quinta estate più piovosa negli ultimi 25 anni.
La crisi climatica ha aumentato la frequenza e la gravità degli eventi estremi e, secondo i media locali, in sei mesi in India 200 persone hanno perso la vita e 1.500 hanno dovuto abbandonare le loro case..
La prima ministra del governo provvisorio istituito dopo le rivolte di settembre in Nepal, Sushila Karki, ha assicurato ai suoi concittadini che “tutte le agenzie ufficiali sono pronte a fornire aiuto” alle vittime. “La vostra sicurezza è la nostra principale preoccupazione”, ha proseguito. Elicotteri e imbarcazioni sono stati mobilitati per evacuare le persone colpite dal disastro ma alcune località erano ancora isolate quando le ricerche sono state sospese per la notte.
Anche premier indiano Narendra Modi si è detto “profondamente colpito dalle vite perse” e ha promesso tutto l’aiuto possibile da parte del governo di Nuova Delhi. Ancora “intere zone nelle zone montuose sono isolate dal resto del mondo, le strade sono state distrutte”, ha dichiarato il parlamentare locale, Harsh V. Shringla, su X.
Il Centro internazionale per lo sviluppo integrato delle montagne di Katmandu aveva avvertito a giugno della crescita del rischio di catastrofi durante questa stagione dei monsoni. “L’aumento delle temperature e le piogge estreme accrescono il rischio di catastrofi causate dall’acqua, come inondazioni, frane o colate detritiche”, avevano stimato i suoi esperti.