La Svizzera si unisce alle richieste di revisione dell’asilo europeo
La Svizzera ha firmato una dichiarazione congiunta con altri Paesi dell'area Schengen per riformare le regole di Dublino in materia di asilo.
In occasione di una riunione dei ministri degli Interni di Schengen a Bruxelles, il ministro della Giustizia svizzero Elisabeth Baume-Schneider ha dichiarato che solo un terzo dei migranti viene trasferito nello Stato di Dublino competente.
Giovedì ha dichiarato che questo scarso tasso di trasferimenti sta indebolendo la credibilità del sistema.
La dichiarazione congiunta, firmata anche da altri Paesi tra cui Germania, Francia e Austria, ha approvato una tabella di marcia definita lo scorso novembre.
Le nuove misure proposte comprendono screening e procedure rapide di asilo alle frontiere.
I ministri hanno inoltre approvato il principio di un meccanismo di solidarietà per alleggerire il peso dei Paesi particolarmente gravati dai richiedenti asilo.
Baume-Schneider vuole anche che tutti i Paesi coordinino le politiche sui visti per le persone provenienti da Paesi terzi, per evitare un numero eccessivo di esenzioni dal visto.
Il cattivo funzionamento del sistema ha portato a scontri tra i Paesi.
La Svizzera ha accusato l’Italia di permettere ai richiedenti asilo di attraversare il confine con troppa facilità. La Germania ha avanzato la stessa accusa nei confronti della Svizzera.
L’anno scorso la Svizzera ha ricevuto 24.511 domande di asilo, esclusi i rifugiati ucraini, con un aumento del 64% rispetto all’anno precedente.
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