Oggi in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all’estero,
La prima domenica di votazioni dell'anno 2026 si annuncia intensa. La popolazione svizzera è chiamata a esprimersi su quattro oggetti, tra cui l'imposizione individuale delle coppie sposate e l'iniziativa che mira a dimezzare il canone radiotelevisivo.
In questa selezione di notizie del giorno, parleremo anche di due cuoche stellate espulse dalla Svizzera. Scoprirete che non sono in discussione i sapori della loro cucina, ampiamente elogiata dalla critica.
Buona lettura,
Durante la sua seduta settimanale, il Consiglio federale ha preso due decisioni importanti: ha definito i quattro oggetti che saranno posti in votazione l’8 marzo 2026 e ha deciso di dare un nuovo slancio al dossier elettronico del paziente.
Nella prima domenica di voto dell’anno, il popolo si pronuncerà sull’iniziativa “200 franchi bastano!”, che vuole abbassare il canone radiotelevisivo a 200 franchi all’anno, ma anche esonerare tutte le imprese. Anche l’imposizione individuale sarà al centro del dibattito. Questo progetto del Governo prevede che le coppie sposate siano tassate individualmente come quelle non sposate.
Le cittadine e i cittadini voteranno anche su altre due iniziative: quella sul contante, che vuole garantirne il mantenimento in Svizzera iscrivendolo nella Costituzione, e un testo che mira a creare un fondo per il clima per costruire più pannelli solari, accelerare le ristrutturazioni degli edifici e sviluppare i trasporti pubblici.
Il Governo ha inoltre deciso di abbandonare il dossier elettronico del paziente, troppo complesso e il cui utilizzo non soddisfa le aspettative. Sarà sostituito da un dossier elettronico della salute, che verrà messo a disposizione automaticamente e gratuitamente delle persone assicurate a partire dal 2030.
Sono ora delle imprese private svizzere a tentare di negoziare direttamente con Donald Trump per ottenere una riduzione dei dazi doganali. Un incontro ha effettivamente avuto luogo con il presidente statunitense, ha confermato il Dipartimento federale dell’economia (DEFR).
“È stato per me un grande onore incontrare rappresentanti di alto livello della Svizzera”, ha dichiarato martedì Donald Trump sulla sua rete Truth Social. L’inquilino della Casa Bianca afferma di aver discusso le questioni di “commercio e squilibrio commerciale”. Tuttavia, non ha precisato l’identità dei partecipanti, né se l’incontro si sia tenuto online o di persona.
Il DEFR ha indicato che all’origine di questi negoziati commerciali ci sono rappresentanti di aziende private svizzere, senza svelarne i nomi. Questi ultimi desideravano attirare l’attenzione del presidente statunitense sulle conseguenze dei dazi doganali supplementari per le loro attività. Il DEFR ricorda che i negoziati ufficiali sono di competenza del Consiglio federale, pur elogiando l’impegno di queste imprese.
La Svizzera figura tra i Paesi più duramente colpiti dall’offensiva protezionistica del presidente statunitense, che combina tasse per Paese e tasse per settore. Alla Confederazione è stata inflitta un’aliquota generale del 39% su un gran numero di merci, una delle più elevate imposte ai partner commerciali degli Stati Uniti a livello mondiale.
La Svizzera espelle le cuoche stellate del Bürgenstock, il celebre complesso alberghiero che l’anno scorso aveva ospitato la conferenza per la pace in Ucraina. Non sono in discussione le loro competenze culinarie, ma le loro lacune linguistiche.
Il Bürgenstock si vantava di aver ingaggiato “le due migliori cuoche asiatiche al mondo”. Nonostante i loro 16 punti GaultMillau, le gemelle thailandesi Vilai e Virat Kanjan hanno perso il lavoro. Il Cantone di Nidvaldo ha rifiutato di prolungare il loro permesso di soggiorno, dopo tre fallimenti al test di tedesco richiesto.
“Non abbiamo superato la parte orale dell’esame di tedesco, quindi abbiamo dovuto andarcene“, ha spiegato Virat Kanjan al portale Nau.ch. Si esprime in inglese, la lingua più utilizzata in questo complesso alberghiero di lusso che accoglie e impiega persone provenienti da tutto il mondo.
Il Cantone di Nidvaldo difende il suo requisito linguistico, sostenendo che la padronanza del tedesco è un fattore chiave per l’integrazione sociale. Dal canto suo, la federazione dell’industria alberghiera e della ristorazione Gastrosuisse critica requisiti ritenuti particolarmente severi per le cittadine e i cittadini di Paesi terzi nel settore.
Questa vicenda è però andata a vantaggio dello Schloss Elmau, in Baviera. La struttura tedesca ha accolto le due sorelle a braccia aperte e si dice sorpresa delle regole elvetiche. “Arricchiscono sia la nostra cucina sia l’intera struttura”, ha dichiarato la direzione.
Mentre il numero di morti sulle strade diminuisce nella maggior parte dei Paesi europei, in Svizzera aumenta. L’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) punta il dito contro decisioni parlamentari che danneggiano la sicurezza stradale.
Il numero di decessi sulle strade svizzere è balzato di un terzo negli ultimi cinque anni, ha deplorato martedì l’UPI. Al contrario, la media europea è diminuita del 12% nello stesso periodo, secondo un rapporto del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti.
“La Svizzera, di cui si elogiavano i progressi in materia di sicurezza stradale solo pochi anni fa, sta crollando nelle classifiche”, constata l’UPI. L’organizzazione chiede una politica di sicurezza stradale coerente e un impegno comune da parte di tutti gli attori del settore.
L’UPI denuncia una mancanza di volontà politica. Cita in particolare l’abbassamento a 15 anni dell’età minima per guidare una moto, che ha portato al raddoppio del numero di incidenti gravi tra motociclisti minorenni. Vengono criticati anche il rifiuto di rendere obbligatorio il casco per i bambini in bicicletta e la reticenza a sviluppare le zone con limite di 30 km/h.
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