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Quei ponti sospesi in Nepal…. un po’ svizzeri

Sono fondamentali per l’attraversamento delle valli - I primi sono stati costruiti negli anni Sessanta su iniziativa di un geologo elvetico

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C’è una collaborazione che dura da oltre mezzo secolo: quella tra Svizzera e Nepal per costruire ponti sospesi. Nel Paese asiatico le prime strutture di questo tipo – fondamentali per attraversare molte valli – sono state costruire negli anni Sessanta, proprio su iniziativa di un geologo elvetico.

Di recente è stato inaugurato un nuovo ponte lungo 283 metri. E con questo, i ponti sospesi del Nepal costruiti grazie all’aiuto svizzero sono ora ben diecimila.

“I due Paesi hanno paesaggi simili. E il know-how sui ponti esisteva già in Svizzera, ma non ancora in Nepal” spiega Prabin Manandhar, direttore del programma Nepal di Helvetas. “C’è stato quindi un periodo in cui gli ingegneri svizzeri venivano in Nepal. Ora siamo arrivati a un punto in cui gli ingegneri nepalesi possono costruire ponti da soli”.

“Oggi – aggiunge Danielle Meuwly, ambasciatrice svizzera in Nepal – sono in grado di costruire ponti che soddisfano gli standard di sicurezza necessari. Hanno ingegneri preparati. Dall’inizio del progetto ne abbiamo formati tremila”.

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