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Svizzera deve rinunciare ad antibiotici nella produzione alimenti

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 novembre 2014 - 11:34
(Keystone-ATS)

L'utilizzo eccessivo di antibiotici sta causando la diffusione di batteri resistenti. Una commissione di esperti della Confederazione chiede di rinunciare completamente agli antibiotici nella produzione alimentare svizzera.

La resistenza agli antibiotici è "la più grande minaccia biologica per la salute della popolazione svizzera", afferma la Commissione federale per la sicurezza biologica (CFSB) in un rapporto pubblicato oggi dalla "SonntagsZeitung". Il problema è in cima alle priorità della Confederazione.

Diversi uffici federali stanno attualmente elaborando una strategia nazionale che dovrebbe essere pronta per la fine 2015. Essa riguarderà l'essere umano, gli animali, l'agricoltura e l'ambiante.

In Svizzera, l'uso di antibiotici allo scopo di favorire la crescita e la prestazione è vietata già dal 1999. La CFSB propone ora, nel rapporto che illustra la strategia, un divieto generale dell'uso di antibiotici nelle produzioni alimentari.

La commissione di esperti raccomanda dunque di applicare nuove misure nell'agricoltura e nell'allevamento: invece di curare è necessario puntare sulla prevenzione, in particolare favorendo le specie di animali robuste e le forme di allevamento sane.

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