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UBS cancella 3500 posti di lavoro nel mondo, 400 in Svizzera

(Keystone-ATS) UBS ha annunciato la soppressione di circa 3500 posti di lavoro entro i 2013 nell’ambito del programma di riduzione dei costi di 2 miliardi di franchi. La ristrutturazione prevede licenziamenti, precisa la banca. In Svizzera circa 400 persone potrebbero perdere l’impiego.

Il taglio nella Confederazione riguarda soprattutto la regione di Zurigo. Il settore della consulenza alla clientela e in materia d’investimento “saranno in larga misura risparmiati dal provvedimento”. La maggior parte delle cancellazioni concerne i posti nei servizi centrali e nelle unità di direzione, comprese quelle di appoggio per le attività internazionali. È previsto un piano sociale per i dipendenti colpiti dal provvedimento.

“UBS si adopera al fine di minimizzare il numero di licenziamenti fornendo sostegno ai collaboratori interessati dal piano sociale”, scrive la banca nella nota, aggiungendo che il processo di consultazione con i rappresentanti della delegazione del personale è già stato avviato.

In Svizzera – scrive l’UBS – tutti i dipendenti saranno inseriti in un processo di accompagnamento due – quattro mesi prima di un loro eventuale licenziamento. L’obiettivo di tale processo è di consigliare le persone che perdono l’impiego e di aiutarle nella ricerca di un nuovo posto di lavoro all’interno della banca o all’esterno. Saranno inoltre proposte iniziative d’incentivazione individuale (corsi di aggiornamento e perfezionamento, riqualifica professionale, analisi della situazione), prosegue la nota. Il piano sociale permette anche un pensionamento anticipato.

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