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Ucraina: “bimbo crocifisso”, polemica contro tv statale russa

(Keystone-ATS) È polemica in Russia per la trasmissione da parte del primo canale statale di un’intervista condotta nel fine settimana ad una donna che ha accusato le forze ucraine di aver radunato le donne, i bambini e gli anziani sulla piazza centrale di Sloviansk e di aver “crocifisso come Gesù un bambino di tre anni su una tavola di legno”, davanti alla madre.

La protagonista, presentata come Galina Pychniak, rifugiata ucraina, è stata lodata dal conduttore per la sua coraggiosa denuncia. L’episodio però non ha trovato alcuna conferma e ha suscitato sdegno e critiche nella blogosfera e tra gli oppositori.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

“Si tratta di una violazione flagrante dell’etica professionale. Una cosa del genere merita una inchiesta. La gente che fa queste cose sono pericolose per la società”, si legge sul blog di Alexiei Navalini, il nemico numero uno di Putin e ora agli arresti domiciliari.

Non è la prima volta che la tv pubblica russa trasmette notizie controverse o manipolate a fini di propaganda.

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