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VD: respinto voto facilitato agli stranieri nei comuni

Keystone-SDA

Niente accesso facilitato al diritto di voto e di eleggibilità nel canton Vaud per gli stranieri a livello comunale. Una modifica costituzionale in tal senso è stata bocciata alle urne dal 56,07% dei votanti. La partecipazione ha raggiunto il 43,92%.

(Keystone-ATS) Scaturita da un’iniziativa parlamentare, la modifica costituzionale chiedeva in particolare di ridurre da dieci a cinque anni il periodo minimo di residenza in Svizzera richiesto agli stranieri per poter votare ed essere eletti nei comuni, mentre la durata di tre anni di domicilio nel cantone sarebbe rimasta invariata.

La sinistra e i Verdi liberali sostenevano il compromesso approvato di misura in febbraio dal Gran Consiglio, mentre PLR e UDC si opponevano.

Facilitazione per i piccoli partiti

I vodesi hanno invece approvato con una maggioranza del 52,58% un’altra modifica costituzionale che dovrebbe permettere ai piccoli partiti di accedere più facilmente al Gran Consiglio: la soglia di sbarramento del 5% necessaria per ottenere un seggio potrà così essere raggiunta anche tramite alleanze di liste, e non più con una lista unica.

Per i partiti di sinistra e i Verdi liberali ciò rispecchia meglio la volontà degli elettori, mentre la destra teme una frammentazione delle maggioranze e minore chiarezza per gli elettori. Il Consiglio di Stato non ha espresso alcuna raccomandazione.

Protezione parziale del Mormont

Con il 61,74% di voti contrari, è stata inoltre respinta l’iniziativa popolare “Salviamo il Mormont”, che chiedeva di vietare l’attività estrattiva sul colle sopra Eclépens e La Sarraz, utilizzato dal cementificio Holcim dagli anni ’50, nonostante il Tribunale federale abbia autorizzato l’ampliamento della cava fino al 2060.

Sullo stesso tema è stato invece approvato, con un’analoga maggioranza del 67,62%, un controprogetto del Consiglio di Stato che prevede di inserire il Mormont – sito che ha anche un valore ecologico e archeologico – non nella Costituzione, ma nella legge cantonale sulla protezione della natura e del paesaggio, e di introdurre nella Costituzione il principio dell’economia circolare, favorendo ad esempio il riciclo del calcestruzzo.

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