
VD: in migliaia protestano a Losanna contro i tagli del Cantone

Almeno 12'000 persone hanno manifestato stasera a Losanna contro i tagli di bilancio annunciati dal Consiglio di Stato vodese per il 2026. Lavoratori e sindacati del settore pubblico e parapubblico respingono in blocco le misure previste.
(Keystone-ATS) I dimostranti si sono riuniti attorno alle 18.00 sull’esplanade di Montbenon per dirigersi poi verso il Castello di Saint-Maire, la sede del governo cantonale che la scorsa settimana ha annunciato misure di risparmio per 305 milioni di franchi. “Scudo sociale contro tagli letali”, “I nostri figli valgono più di un budget ristretto” o “Il nostro salario non è un salame”, si leggeva su molti dei cartelli esibiti tra la folla. Secondo la polizia hanno partecipato alla protesta tra le 12’000 e le 14’000 persone, 15’000 secondo gli organizzatori.
“Manifestiamo per esprimere un profondo disaccordo con questo programma di austerità già in vigore dal bilancio 2025”, ha dichiarato a Keystone-ATS Cora Antonioli, presidente della sezione vodese del Sindacato dei servizi pubblici (SSP). Quest’ultimo aveva lanciato l’appello a una mobilitazione “unitaria” stasera assieme ai sindacati FSF e SUD.
“Chiediamo un cambiamento di politica che non sia più incentrato sul calo delle imposte”, ha aggiunto Antonioli. Si tratta anche di ottenere “l’apertura di negoziati per discutere un miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore pubblico e parapubblico e garantire un servizio di qualità alla popolazione”.
Il preventivo 2026 prevede un deficit di 331 milioni di franchi. Tutti i dipartimenti sono interessati dai 305 milioni di risparmi previsti, ma i più colpiti sono la sanità e la formazione. Anche il personale dello Stato è direttamente toccato, in particolare con un “contributo di crisi” pari allo 0,7% del salario lordo per la maggior parte dei funzionari.
“Anche se la mobilitazione è stata un successo, probabilmente non basterà”, ha riconosciuto Antonioli. A suo dire i sindacati si stanno già preparando ai prossimi passi, avendo adito l’Organo di conciliazione e arbitrato. “Questo è solo l’inizio. Ci prepariamo allo sciopero”, ha aggiunto la sindacalista.