
Annunciati all’UFCS 164 attacchi informatici in sei mesi

I primi sei mesi dall'introduzione dell'obbligo di segnalazioni di attacchi informatici a infrastrutture critiche si chiudono con un bilancio positivo. Lo riporta oggi in un comunicato l'Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS).
(Keystone-ATS) In questo periodo di tempo si sono registrati 164 attacchi. I più frequenti sono stati gli attacchi DDoS (18,1%), seguiti dai casi di hacking (16,1%), ransomware (12,4%), furto di credenziali (11,4%), fughe di dati (9,8%), e malware (9,3%). Numerosi anche i casi di fenomeni combinati. I settori maggiormente colpiti sono quello finanziario (19%), informatico (8,7%) ed energetico (7,6%). Ulteriori segnalazioni sono pervenute dalle autorità, dal sistema sanitario, da società di telecomunicazioni, da servizi postali, dal settore dei trasporti, dai media, dall’approvvigionamento di generi alimentari e dal settore tecnologico.
Da inizio aprile le infrastrutture critiche sono obbligate a informare l’UFCS degli attacchi subiti entro 24 ore, queste segnalazioni vengono poi raccolte e analizzate a fini statistici e utilizzate per prevedere eventuali minacce future per altre organizzazioni potenzialmente interessate. Nella nota viene pure sottolineata la buona collaborazione e lo stretto rapporto di fiducia tra le parti.
A partire dal mese d’ottobre, per le mancate segnalazioni, entreranno in vigore le sanzioni previste dalla legge federale sulla sicurezza delle informazioni, che prevede multe fino a 100’000 franchi. Se l’UFCS dispone di indicazioni secondo le quali vi è stata un’omissione, è tenuto a contattare per prima cosa l’ente interessato. L’ufficio può sporgere denuncia solo se questo non risponde alla presa di contatto iniziale.