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Burger King prevede anno record in Svizzera, l’era Trump non incide

Keystone-SDA

Il 2025 sarà un anno record per Burger King in Svizzera: lo afferma Nils Engel, numero uno di QR Group, la società che gestisce 56 delle 95 filiali della catena di ristorazione rapida e supervisiona le altre.

(Keystone-ATS) La clientela risponde bene, anche in tempi segnati dalle critiche al modello americano e al presidente Donald Trump.

“La domanda dipende da molti fattori, dalla meteo ai nuovi prodotti”, afferma il 52enne in un’intervista pubblicata oggi dalla Schweiz am Wochenende. “In ogni caso, non percepiamo alcun boicottaggio. Inoltre, come QR Group, siamo un’azienda svizzera con investitori svizzeri e una direzione svizzera. Vendiamo carne bovina e verdure provenienti dalla Svizzera. Solo il pane proviene dalla Germania”.

Burger King – chiedono i giornalisti del settimanale – non è toccata dalle dimostrazioni contro le catene americane, per la posizione di Washington su Gaza? “In Romandia si sono verificati casi sporadici, ma non così frequenti come in Francia. Tra l’altro, il giorno della manifestazione per il clima è stato quello con il fatturato più alto per la nostra filiale di Losanna: la dimostrazione si è conclusa proprio davanti alla filiale. Molte persone partecipano alle manifestazioni, ma continuano comunque a venire da noi”.

“Dopo la crisi del coronavirus abbiamo vissuto anni incredibili”, prosegue il dirigente. “Il 2023 è stato un anno molto forte. Nel 2024 c’è stata una pausa nella crescita, ma ora le cose stanno andando di nuovo molto bene. Abbiamo fatto un buon marketing, con offerte limitate nel tempo che lanciamo ogni due mesi. Questo attira l’attenzione. Non forniamo però dati concreti sul fatturato”.

Negli ultimi mesi gli hamburger sono diventati più costosi? “Per noi acquirenti sì, per i clienti no”, risponde il manager. “L’ultimo adeguamento significativo dei prezzi risale a un anno e mezzo fa. Da allora i nostri prezzi sono rimasti stabili, nonostante ad esempio quelli della carne bovina siano aumentati notevolmente”.

Comunque andare al Burger King oggi costa di più di cinque anni fa. “È vero. Ma anche un kebab prima costava 10 franchi, mentre oggi spesso ne costa 15-16. E per una pizza oggi si pagano facilmente 25 franchi. Il nostro obiettivo è mantenere i prezzi il più stabili possibile. Ma se il costo della carne bovina continua a salire così rapidamente, dobbiamo reagire. Ci sono anche altri fattori che influenzano i prezzi: il cattivo raccolto di patate dovuto alle condizioni meteorologiche avverse dello scorso anno ha fatto aumentare i prezzi delle patatine fritte”.

Malgrado gli sforzi però – osservano i cronisti – in Svizzera McDonald’s ha molti più fan, soprattutto tra i bambini grazie all’Happy Meal. “Credo che McDonald’s sia in vantaggio soprattutto tra i genitori, semplicemente perché conoscono McDonald’s da molto più tempo rispetto a Burger King”, replica il padre di famiglia. “E fanno un ottimo marketing. Abbiamo meno filiali, quindi siamo un po’ meno conosciuti. In compenso, i nostri menu per bambini costano 6 franchi, meno di quelli di McDonald’s, che sono venduti a 7,50 franchi”, conclude il padre di tre figli.

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