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CF: definito calendario per futuri ampliamenti strade e ferrovie

Keystone-SDA

La perizia del Politecnico di Zurigo "Trasporti 2045" a firma dei professori Ulrich Weidmann e Michael Nold rappresenta una buona base di discussione, ma alla fine sarà la politica a decidere. Lo ha affermato oggi ai media il consigliere federale Albert Rösti.

(Keystone-ATS) Sempre in relazione allo studio, costato come indicato dallo stesso Weidmann ai media 150 mila franchi per un lavoro durato 9 mesi, il “ministro” dei trasporti ha specificato che i progetti in corso continueranno indipendentemente da quanto indicato nel documento.

Sulla base di questa perizia, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) dovrà presentare al Consiglio federale entro la fine di gennaio 2026 i progetti da includere nelle fasi di ampliamento delle strade nazionali e dell’infrastruttura ferroviaria nonché nel programma Traffico d’agglomerato a partire dalla quinta generazione, ha aggiunto il “ministro” democentrista.

Il finanziamento

Per il periodo 2025-2045, ha rammentato Albert Rösti, il DATEC ha previsto un limite di spesa di 9 miliardi di franchi per progetti di strade nazionali, 14 miliardi (variante secondo i decreti vigenti) oppure 24 miliardi (variante con risorse supplementari considerata anche nello studio) per progetti ferroviari e 7,5 miliardi di franchi per progetti d’agglomerato.

Per l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria il DATEC dovrà elaborare una variante che presuppone entrate finanziarie aggiuntive, ha aggiunto Rösti, spiegando che ciò sarebbe possibile, per esempio, prolungando l’aumento dell’aliquota Iva di 0,1 punti percentuali entrato in vigore a inizio gennaio 2024 (aliquota normale dall’8% all’8,1%).

A prescindere dal provvedimento che verrà preso, il finanziamento dovrà avvenire nel rispetto del freno all’indebitamento e con le misure di sgravio 27, ha sottolineato, aggiungendo che per il settore stradale e per il programma d’agglomerato si presuppone il mantenimento delle condizioni finanziarie quadro esistenti.

Una cosa è però certa: con 10 miliardi supplementari per la ferrovia, che si accaparra il grosso dei finanziamento, potremmo fare molto di più, ha affermato il consigliere federale UDC. Con soli 14 miliardi sarebbe invece necessario adottare misure molto dure in merito ai progetti prioritari per questo settore da realizzare nei prossimi anni.

Includere tutti

La consultazione vera e propria dovrebbe essere avviata a metà dell’anno prossimo, ha sottolineato il consigliere federale bernese, specificando che è importante adesso includere tutti gli attori coinvolti, dall’amministrazione federale alle associazioni di categoria, compresi cantoni e le regioni, in particolare quelli i cui progetti non sono considerati prioritari dalla perizia.

Il progetto da porre in consultazione includerà le fasi di ampliamento per le strade nazionali e per l’infrastruttura ferroviaria e i contributi per le misure da realizzare nell’ambito del programma Traffico d’agglomerato. Con questo raggruppamento, secondo Rösti, si intende rendere chiaro che l’obiettivo delle prossime fasi di potenziamento sarà una pianificazione globale che tenga conto dei vari vettori di trasporto. Anche contro i decreti federali concernenti il potenziamento delle strade nazionali e dell’infrastruttura ferroviaria è previsto un referendum separato.

In apertura della conferenza stampa, Rösti ha ricordato che la perizia è stata la risposta del governo alle bocciatura popolare di diversi ampliamenti infrastrutturali, come di alcuni tratti autostradali, e in ragione dei maggiori costi per i progetti ferroviari (+14 miliardi di franchi). Insomma, le sfide che ci attendono, anche in ragione delle finanze in sofferenza, sono notevoli, ha ammesso Rösti, sottolineando tuttavia l’importanza di rispondere alle accresciute esigenze di mobilità della popolazione.

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