Egon Schiele: Häuser und bunte Wäsche (case e biancheria colorata), 1914, olio su tela
(Leopold Museum, Wien/Foto: Manfred Thumberger)
Gustav Klimt: Attersee (lago Atter), 1901, olio su tela
(Leopold Museum, Wien/Foto: Manfred Thumberger)
Gustav Klimt: Auf dem Bauch liegender Akt nach rechts (nudo coricato sul lato destro), 1910, matita, matite blu e rossa
(Sammlung E.W.K., Bern/Foto: Peter Lauri, Bern)
Koloman Moser: Zebrakasten (mobile zebra), prima del 1904
(Kunsthaus Zug, Stiftung Sammlung Kamm)
La Fondazione Beyeler di Riehen/Basilea consacra una mostra alla Vienna di inizio 900.
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Dipinti, disegni, schizzi, manufatti d’arte e mobili. Per la prima volta il modernismo viennese è di scena alla Fondazione Beyeler con artisti come Egon Schiele, Gustav Klimt, ma anche meno noti come Kokoschka, Arnold Schönberg e Adolf Loos.
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Klimt, Schiele e la Vienna del primo 900
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Sebbene il fulcro di questa grandiosa esposizione sia costituito dai celebri ritratti e paesaggi di Gustav Klimt (1862-1918), dalle potenti figure espressive di Egon Schiele (1890-1918) e dai loro leggendari disegni erotici, per la curatrice viennese Barbara Steffen, era chiaro fin dall’inizio di non voler allestire un’ennesima mostra su Klimt e Schiele. “Per me era…
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