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Il governo svizzero progetta più alloggi per i richiedenti asilo

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La sala giochi di un centro per richiedenti asilo a Zurigo, ricavata da un'ex caserma della polizia. © Keystone / Michael Buholzer

Il governo svizzero ha chiesto al Parlamento di accantonare 132,9 milioni di franchi svizzeri (155 milioni di dollari) per creare ulteriori alloggi per i richiedenti asilo e altre persone bisognose di protezione.

Mercoledì scorso, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di sviluppare nelle prossime settimane una strategia e un piano per la costruzione di alloggi temporanei per i richiedenti asilo.

L’obiettivo è garantire che la Svizzera possa continuare ad accogliere tutte le persone in cerca di protezione, ha dichiarato il governo in un comunicato stampaCollegamento esterno.

+ Perché l’asilo in Svizzera rimane sfuggente per i rifugiati afghani

L’obiettivo è quello di contribuire ad alleviare il problema della mancanza di alloggi che affligge molti cantoni a causa dell’afflusso di persone in cerca di protezione. Tra questi, circa 66.000 persone sono fuggite dalla guerra in Ucraina e hanno ottenuto lo status di protezione speciale in Svizzera.

Le autorità svizzere ipotizzano che quest’anno circa 30.000 persone presenteranno domanda di asilo, che sarà difficile accogliere con le strutture attuali nonostante il supporto dell’esercito, scrive il governo in un comunicato stampa.

Si prevede che il collo di bottiglia si aggraverà in autunno, quando le strutture dell’esercito non saranno più disponibili.

Per sostenere ulteriori alloggi, il governo ha deciso di stanziare 132 milioni di franchi svizzeri per creare alloggi temporanei. Il Parlamento deve ancora approvare il piano.

Accordo di Dublino

Questa settimana il governo italiano ha annunciato di voler mantenere il divieto di riammissione dei rifugiati dai Paesi limitrofi imposto a dicembre. Ciò significa che la Svizzera non potrà rimandare i rifugiati in Italia a maggio.

La data esatta della revoca del blocco delle ammissioni non è nota, ha dichiarato un portavoce della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) all’agenzia di stampa Keystone-SDA in risposta a una richiesta. Attualmente sono circa 300 le persone che non possono essere trasferite in Italia.

Secondo il cosiddetto Accordo di Dublino, i rifugiati possono essere rimpatriati nel Paese in cui sono arrivati. Da dicembre l’Italia si rifiuta di accogliere i rifugiati, sostenendo di non avere più la capacità di accogliere il gran numero di rifugiati che arrivano nella regione del Mediterraneo.

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