
Francia: ipotesi Lecornu bis irrita una parte dei macroniani

Una parte del campo presidenziale esprime la sua ferma opposizione rispetto all'ipotesi tornata in auge in queste ultime ore di una eventuale riconferma del premier dimissionario Sébastien Lecornu.
(Keystone-ATS) Mentre i partiti della gauche – fatta eccezione per la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon (LFI) – tornano ad invocare la coabitazione con un primo ministro di sinistra.
“Se dovesse essere rinominato non capirei”, avverte la ministra dimissionaria per la Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, intervistata da Franceinfo, aggiungendo: “Bisogna ascoltare ciò che i francesi ci dicono. Ciò che i francesi attendono, è una discontinuità. Il nuovo primo ministro dovrà dunque essere un primo ministro di rottura rispetto ai governi precedenti. Una personalità che non viene dal campo macroniano”.
Benché non nomini esplicitamente Lecornu, anche il segretario di Renaissance (il partito di Macron) ed ex premier, Gabriel Attal, ha ripetuto su France 2 la necessità di “condividere il potere” con le altre forze politiche. “Non bisogna dare l’impressione di accanirsi a voler conservare la mano su tutto”, ha puntualizzato l’ex pupillo di Macron. Anche il capo dei centristi UDI al Senato, Hervé Marseille, respinge l’ipotesi Lecornu.
“Se ricominciassimo con un governo ‘Lecornu II’, non sarebbe un buon segnale” per il Paese. “Bisogna ripartire da una pagina bianca”, è stato l’auspicio pronunciato in diretta su LCI. Stessa linea dal partito Horizons dell’ex premier Edouard Philippe secondo cui un Lecornu Bis non sarebbe “un buon segnale”.