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Perché le persone straniere in Svizzera votano poco – e cosa fa Friburgo per cambiare le cose

Città di Friburgo
Friburgo vorrebbe che la popolazione straniera partecipi più attivamente alla vita politica. Keystone / Laurent Gillieron

A Friburgo, 40'000 cittadine e cittadini stranieri hanno diritto di voto, ma quasi nessuno lo esercita. Ora il Cantone passa all’azione.

Nella Svizzera tedesca, il diritto di voto per le persone straniere è una rarità assoluta: solo in alcune località nei Cantoni Appenzello Esterno e Grigioni è consentito votare e partecipare alle decisioni politiche. In Ticino non è possibile.

Diversa la situazione nella Svizzera francofona dove il diritto di voto e di elezione per chi non possiede il passaporto svizzero è previsto in quasi tutti i Cantoni, a livello comunale e dopo un certo periodo minimo di residenza. A livello cantonale, invece, solo Neuchâtel e Giura lo permettono. Il problema: in molti luoghi, le persone straniere si recano raramente alle urne anche se ne hanno il diritto. Il Cantone di Friburgo ha quindi deciso di agire.

Grigioni: Oltre 30 Comuni (tra cui Arosa, La Punt Chamues-ch) hanno introdotto il diritto di voto per le persone straniere.

Appenzello Esterno: Alcuni Comuni lo prevedono. A novembre 2025, il Cantone voterà sull’introduzione del diritto di voto cantonale per le persone straniere – sarebbe una prima assoluta per la Svizzera tedesca.

Attraverso una campagna di affissioni, video esplicativi e testimonianze dirette, Friburgo vuole incoraggiare le persone straniere con permesso C a partecipare alle elezioni comunali di marzo 2026. “Osserviamo un calo dell’interesse verso la partecipazione politica – e questo non riguarda solo la società migrante”, afferma Guiseppina Greco, delegata cantonale all’integrazione.

Questo diritto riguarda quasi 40’000 persone. “Questa possibilità merita di essere meglio conosciuta e visibile. Si tratta della nostra coesione sociale”, sottolinea Patrice Borcard, presidente della Commissione cantonale per l’integrazione delle persone migranti.

Anche quando hanno la possibilità di partecipare politicamente, le persone straniere lo fanno con esitazione. La loro partecipazione elettorale è nettamente inferiore rispetto a quella delle cittadine e dei cittadini svizzeri, come ha evidenziato uno studio dell’Università di Neuchâtel.

Panorama di una valle
A La Punt Chamues-ch, il diritto di voto per le persone straniere è poco utilizzato. Wikipedia/Adrian Michael

 A La Punt Chamues-ch (Grigioni), il diritto di voto per le persone straniere esiste, ma viene esercitato da pochissimi. Su circa 40 aventi diritto, solo quattro-sei persone partecipano alle assemblee comunali, spiega Urs Niederegger, segretario comunale, a SRF. Finora, nessuna persona con permesso C si è candidata per il Consiglio comunale.

Situazione simile nella Svizzera francese. Nel Cantone di Neuchâtel, solo il 18% delle persone straniere partecipa al processo politico. A Ginevra, la quota è del 23%, con una partecipazione particolarmente bassa da parte delle comunità spagnola (17%) e portoghese (13%), secondo la NZZ. Gli eventi nei Paesi d’origine sembrano suscitare maggiore interesse tra le persone portoghesi e spagnole rispetto a quelli in Svizzera – il che non favorisce la motivazione a partecipare a votazioni o elezioni locali.

Daniel Kübler, professore di scienze politiche all’Università di Zurigo, considera questo un fenomeno tipico nell’ampliamento dei diritti politici: gruppi storicamente esclusi da tali diritti devono prima imparare a identificarvisi, aveva dichiarato lo scorso anno a SRF.

manifesto
Con manifesti come questo, Friburgo vuole portare le persone straniere alle urne. ZVG/Cantone Friburgo

Kübler traccia un parallelo con l’introduzione del diritto di voto per le donne: “Le donne che nel 1971 [quando è stato introdotto il suffragio femminile in Svizzera a livello federale, ndr] avevano già compiuto 20 anni esercitano il diritto di voto attivo e passivo a livello nazionale molto meno frequentemente.” Secondo Kübler, la situazione è simile per le persone straniere: “Un effetto molto a lungo termine, legato alla socializzazione politica.”

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