Pierre de Meuron: in Svizzera “ci sono troppi edifici privi di estetica”
Ospite della RTS, l’architetto svizzero Pierre de Meuron lamenta la mancanza di estetica degli edifici che proliferano sull’Altopiano elvetico. Auspica progetti più ambiziosi e sostenibili, ricordando l’impatto dell’architettura sulla società.
Lo studio di architettura Herzog & de Meuron, tra i più prestigiosi al mondo, ha realizzato il suo primo progetto nella Svizzera francese: la nuova sede di Lombard Odier a Bellevue, che accoglierà circa 2’000 persone. Alla Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS, Pierre de Meuron afferma di essere stato conquistato dalla portata del progetto.
“È un progetto faro. In quanto architetti, la nostra missione è offrire al committente un luogo di lavoro attrattivo, accogliente e stimolante.” E precisa: “Questo progetto ha una dimensione territoriale. Definisce il paesaggio del lago e ha un impatto importante sul panorama della Grande Ginevra”.
“Le norme non sono una scusa”
I progetti dello studio Herzog & de Meuron sono spesso spettacolari. Un contrasto evidente rispetto agli edifici dall’architettura spesso simile, con la stessa forma squadrata, che si vedono ad esempio sfilare dal finestrino del treno nella Svizzera francese. L’architetto svizzero condivide questa constatazione: “Tra il Lago di Costanza e il Lemano si assiste a un’espansione urbana molto marcata.”
“Penso che manchi senso di responsabilità da parte di imprenditori immobiliari, proprietari, architette e architetti, ma anche delle autorità. Ci sono troppi edifici privi delle qualità estetiche necessarie”, afferma l’architetto.
Alcuni imprenditori giustificano la mancanza di originalità architettonica dei loro progetti con l’aumento delle norme, in particolare quelle climatiche, nella costruzione di alloggi. Pierre de Meuron non condivide questa argomentazione.
“Non mi sono mai lamentato del numero di norme. Ce ne sono forse un po’ troppe. Ma non è una scusa per fare un’architettura brutta. L’architetto deve sempre partire da ciò che esiste e cercare di farci i conti per trovare la soluzione migliore.”
“Sogno di realizzare alloggi popolari”
Diversi progetti dello studio Herzog & de Meuron segnano l’identità di molte città: la Filarmonica dell’Elba ad Amburgo, lo stadio “Nido d’uccello” a Pechino, il Tate a Londra o ancora la Tour Triangle in costruzione a Parigi. Tuttavia, secondo Pierre de Meuron, il prossimo edificio destinato a lasciare il segno sarà un po’ diverso.
“Penso che sarà un edificio che porterà la sostenibilità all’estremo. È nostra responsabilità, in quanto architetti e come società, utilizzare le risorse – soprattutto quelle naturali – nel modo più efficiente possibile.”
Il suo prossimo sogno si inserisce in questa logica. “Sogno di realizzare alloggi popolari che abbiano una qualità architettonica e che integrino anche, appunto, questa nozione di sostenibilità delle risorse nel tempo e nello spazio. La sfida sarà costruire alloggi a pigione moderata, ma con un’elevata qualità architettonica.”
Nel frattempo, oltre alla sede di Lombard Odier, un nuovo progetto sta prendendo forma nella Svizzera francese, anticipa l’architetto. “Sta bollendo in pentola. Non posso dire dove sarà, ma presto ne saprete di più”, sorride Pierre de Meuron.
Guarda la versione integrale dell’intervista a Pierre de Meuron (in francese) :
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