
Maggioranza favorevole a riduzione canone a 200 franchi, sondaggio

Un sondaggio pubblicato oggi sui domenicali dell'editore Tamedia indica che il 53% degli svizzeri sosterrebbe l'iniziativa popolare federale promossa da UDC e Giovani liberali radicali (GLRS) volta a ridurre il canone radiotelevisivo da 335 a 200 franchi all'anno.
(Keystone-ATS) La proposta di modifica costituzionale dovrebbe essere sottoposta all’approvazione di popolo e Cantoni l’anno prossimo.
L’inchiesta è stata realizzata, per conto dell’editore Tamedia e del sito internet nonché quotidiano 20 Minuten, dall’istituto demoscopico LeeWas, che ha intervistato 14’775 persone in tutta la Svizzera tra il 18 e il 26 settembre. Il margine di errore è pari a 2,0 punti percentuali.
Alla domanda “come voterete sull’iniziativa volta a ridurre il canone radiotelevisivo da 335 a 200 franchi per economia domestica’”, il 53% degli interrogati ha risposto sì o piuttosto sì; il 44% si è detto contrario, mentre il 3% si è dichiarato ancora indeciso.
Frattura tra destra e sinistra
Non emerge alcuna divisione tra uomini e donne, ma i risultati del sondaggio rivelano una frattura tra destra e sinistra. I simpatizzanti dell’UDC sostengono l’iniziativa promossa dal loro partito con l’86% di pareri favorevoli. Anche gli elettori del PLR si dichiarano favorevoli al testo nella misura del 63%.
Sull’altro fronte dello schieramento politico, si registra un netto rifiuto da parte dei simpatizzanti del PS (75%). Anche il 65% degli elettori dei Verdi e il 74% dei simpatizzanti dei Verdi liberali sono contrari. Infine, più moderati appaiono gli elettori del Centro, con il 56% di pareri contrari.
Da notare anche la differenza di percezione in base all’età. Solo chi ha più di 65 anni si mostra contrario all’iniziativa.
Budget di SSR sarebbe dimezzato
Se il testo venisse approvato, il budget della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) verrebbe dimezzato, passando da 1,3 miliardi a 630 milioni di franchi. I sostenitori dell’iniziativa “200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)” intendono così riorientare la SSR verso i suoi compiti legali e aggiornare il modello di finanziamento, ormai obsoleto nell’era digitale.
Il Consiglio federale prevede già, per via di ordinanza, una riduzione graduale del canone a 300 franchi nel 2029: questo controprogetto indiretto consentirebbe una riduzione meno drastica delle entrate della SSR, per cui il canone rimane la principale fonte di reddito.
Le Camere federali sono contrarie all’iniziativa. Hanno invitato popolo e Cantoni a bocciarla senza opporvi controprogetto alcuno.