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Le elezioni “tacite” sono un problema per la democrazia?

un uomo procede al conteggio delle schede elettorali
Conteggio delle schede elettorali nel Cantone di Appenzello Interno per le elezioni del Consiglio nazionale del 2023. Keystone/gaetan Bally

Il nuovo Parlamento svizzero vanta un membro che dal 2015 viene eletto in modo tacito. Anche quest'anno, il consigliere agli Stati del Canton Obvaldo Erich Ettlin ha difeso senza difficoltà il suo seggio presso la Camera alta, essendo l'unico candidato in lizza. Ma ciò è un problema per la democrazia?

La domenica elettorale del 22 ottobre è stata particolarmente tranquilla per Erich Ettlin: la sua rielezione era scontata al punto che lo spoglio dei voti si è rivelato superfluo. Il senatore obvaldese dell’Alleanza del Centro era infatti l’unico pretendente alla poltrona.

In Svizzera capita a volte che a livello comunale politiche e politici assumano una carica negli esecutivi o nei legislativi senza dover competere con altre persone candidate. Tuttavia, quando si scende in corsa per un seggio in una delle due Camere federali, le “elezioni tacite” non sono viste di buon occhio. Le voci critiche si interrogano sulla legittimità democratica delle parlamentari e dei parlamentari eletti.

Non come nell’URSS

In altre parole, ci si può chiedere se questa situazione sia paragonabile a quella vissuta in Unione sovietica dove la dittatura si era data una parvenza democratica mediante elezioni fittizie.

Questa domanda fa sorridere Erich Ettlin: “Sarebbe come nell’URSS se non si permettessero altre candidature”, risponde. La soglia per proporsi come candidato nel Canton Obvaldo è molto bassa: bastano cinque firme di persone con diritto di voto. Il termine per le iscrizioni era la prima settimana di settembre, ma non si è presentato nessun altro candidato e, di conseguenza, Ettlin è stato eletto tacitamente.

Erich Ettlin
Nelle elezioni del 2019 e del 2023, nessuno si è presentato contro Erich Ettlin per il seggio del Canton Obvaldo nel Consiglio degli Stati. © Keystone / Urs Flueeler

Per il seggio in Consiglio nazionale erano in lizza due candidati: l’uscente Monika Rüegger dell’Unione democratica di centro (UDC) e lo sfidante del Partitolo liberale radicale (PLR). Entrambi hanno sostenuto la rielezione del politico dell’Alleanza del Centro. “Il PLR e l’UDC hanno dichiarato di essere soddisfatti del lavoro che ho svolto a Berna “, spiega Ettlin, sottolineando che si è trattato chiaramente di una mossa “tattica”.

L’ultima disputa elettorale risale a otto anni fa

È normale che i partiti si mettano d’accordo in vista delle elezioni, ma quanto democratica è questa strategia? Già quattro anni fa, Erich Ettlin ha potuto dormire sonni tranquilli, dato che nessuno gli contendeva il seggio nel Consiglio degli Stati.

Quando si è candidato per la prima volta nel 2015, le elezioni sono state “piuttosto difficili”, ricorda. Allora a sfidarlo c’erano politici dell’UDC e del PLR e visto che nessuno aveva raggiunto la maggioranza assoluta al primo turno, fu necessario procedere al ballottaggio.

Anche se nel 2023 è stato rieletto in modo tacito, Ettlin ha comunque condotto una sorta di campagna elettorale, visitando tutti i comuni. Infatti, la visibilità è importante nel piccolo Cantone della Svizzera centrale di quasi 40’000 abitanti. Durante le feste e gli eventi pubblici, le persone si rivolgono a Ettlin e gli espongono ciò che ritengono politicamente importante. “Ci si conosce personalmente, ci si incontra per strada”, dice il politoco, “L’elemento umano ha un ruolo molto importante, una caratteristica che si traduce in una grande solidarietà, ma anche in certo controllo sociale”.

due persone remano su una canoa sul lago
Obvaldo è un cantone di montagna situato nella Svizzera centrale. Qui, sul lago di Sarnen, si allena la squadra nazionale di canottaggio. © Keystone / Urs Flueeler

Da fuori, un’elezione tacita potrebbe essere vista come un indice di “clientelismo”, ammette Ettlin. Tuttavia, se dovesse comportarsi in maniera inappropriata, la comunità obvaldese non esiterebbe a rimproverarlo. Nella Svizzera centrale, i politici eletti tacitamente o attraverso l’urna sono costantemente sotto osservazione, anche nel tempo libero e dopo l’orario di lavoro.

Quindi non ci sono problemi? “Il fatto che non ci siano contro-candidature può essere interpretato come un segnale positivo e di approvazione per il lavoro politico svolto”, dice Marc Bühlmann, politologo e direttore di Année Politique SuisseCollegamento esterno, l’annuario della politica svizzera. Se i partiti si accordassero tra di loro per decidere a quali seggi candidarsi, allora sì che si potrebbe parlare di clientelismo. “Ma i partiti minori hanno sempre la possibilità di presentare una loro candidatura”, spiega il politologo. “Ed è ciò che fanno sempre”.

La possibilità di scelta come condizione democratica

Tuttavia, dal punto di vista della teoria democratica, si può anche assumere una posizione critica, spiega Bühlmann. “Una delle condizioni della democrazia è la concorrenza tra i partiti e la possibilità di scelta tra candidati e candidate per ogni carica”, dice. Quest’anno non è stato così nel Canton Obvaldo. “Se la Svizzera fosse solo una democrazia rappresentativa, senza votazioni che offrono la possibilità di esprimere il proprio malcontento, una situazione simile potrebbe essere considerata piuttosto autocratica da una prospettiva dell’indice empirico della democrazia”.

Marc Bühlmann parla con un microfono in mano
Marc Bühlmann è professore all’Università di Berna e direttore di Année Politique Suisse, l’annuario della politica svizzera. zur Verfügung gestellt

Le “elezioni tacite” avvengono soprattutto quando va definita la composizione del Consiglio degli Stati, la Camera alta del Parlamento che conta 46 seggi. Praticamente ogni Cantone ha le sue regole per determinare quando rinunciare a un turno elettorale.

Marc Bühlmann ricorda un esempio particolare: “Nel Canton Uri non ci sono ‘elezioni tacite’ perché non c’è una scadenza per candidarsi”. Teoreticamente, anche se la domenica del voto ci fosse un solo politico in lizza, una persona con diritto di voto potrebbe essere eletta se ottiene un numero sufficiente di voti.

La mancata rielezione di Jost Dittler

Nel caso di Obvaldo, la storia insegna ciò che potrebbe succedere se un politico è troppo sicuro di essere rieletto. All’inizio degli anni Ottanta, il consigliere agli Stati e presidente del Consiglio degli Stati Jost Dittler aveva intentato una causa legale contro chi lo aveva criticato. Nell’elezione seguente – all’epoca si votava per alzata di mano durante una Landsgemeide – la popolazione non lo rielesse per il quarto mandato.

Jost Dillier accanto a un mazzo di fiori nella sala del parlamento
Allora era ancora potente: Jost Dillier il giorno della sua elezione a presidente del Consiglio degli Stati nel dicembre 1981. Keystone / Str

La popolazione di Obvaldo sorveglia attentamente i politici che la rappresentano a Berna. L’attuale consigliere agli Stati Erich Ettlin ne è consapevole.

A cura di Balz Rigendinger

Traduzione di Luca Beti

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