Siria: Unhcr, allarme morsa inverno per 600 mila rifugiati

(Keystone-ATS) Allarme per le sempre più difficili condizioni degli ormai oltre 600mila rifugiati fuggiti dal conflitto in Siria e registrati dall’Onu, circa 100mila in più in un solo mese. Il freddo inverno che si è abbattuto sulla Siria ed i Paesi della regione ha “sommato nuove difficoltà ” alle già precarie condizioni di vita dei rifugiati e sfollati del conflitto siriano, ha detto oggi a Ginevra il portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).

L’inverno non ha fermato la fuga: in tutta la regione il totale dei rifugiati siriani è ora di 612mila, registrati o assistiti.

Esattamente un mese fa, lo scorso 11 dicembre, l’Unhcr annunciava che la cifra complessiva nell’intera regione aveva superato quota 500 mila. Gli oltre 100 mila nuovi rifugiati non sono tutti necessariamente fuggiti dalla Siria durante questo periodo: tra di loro – ha precisato il portavoce dell’Unhcr Adrian Edwards – ci sono anche quei siriani che già erano fuggiti ma che vivevano presso amici o familiari.

Adesso che non hanno più risorse, si registrano per ricevere assistenza. “Non conosciamo l’esatta ripartizione tra nuovi arrivati e persone che si registrano solo ora. Ma è chiaro che abbiamo osservato un netto peggioramento della situazione ed un aumento molto rapido della popolazione di rifugiati”, ha aggiunto. Nella prima settimana del 2013, l’Unhcr ha così osservato un aumento dei nuovi arrivi alla frontiera con la Giordania, con una media di oltre 1.100 al giorno.

Nonostante i preparativi compiuti nei mesi scorsi dall’Onu in vista dell’arrivo dell’inverno, molti rifugiati nei campi o in atri devono fronteggiare il freddo e l’umidità. L’Unhcr ed i suoi partner sono al lavoro per accelerare la distribuzione di coperte, abiti caldi ed altri beni di prima necessità. I più alti numeri di siriani registrati come rifugiati o assistiti come tali si trovano in Libano (oltre 194mila), Giordania (più di 176mila) e Turchia (153mila).