
Standing ovation da Emporio nel ricordo di Armani

Applausi che sembrano non voler finire più, occhi lucidi rivolti alla porta da cui Giorgio Armani usciva a salutare il pubblico a fine show e da cui oggi, con enorme rispetto, non si è affacciato nessuno.
(Keystone-ATS) Si è concluso così lo show di Emporio Armani, il primo senza Giorgio Armani dopo la sua morte, avvenuta lo scorso 4 settembre.
A fine sfilata, le modelle sono uscite in passerella battendo le mani, in un omaggio sentito a ‘Re Giorgio’, che ha trascinato il pubblico in sala in un lungo applauso, poi diventato una standing ovation.
Enorme la commozione in questa prima presentazione senza l’uomo che, 50 anni fa, ha fondato l’azienda che porta il suo nome. Impossibile poi non pensare che proprio nel teatro di via Bergognone, oggi sede della sfilata, solo un paio di settimane fa migliaia e migliaia di milanesi sono venuti a portare il loro ultimo saluto allo stilista che non ha mai nascosto il suo amore per la città che lo aveva accolto e dove nel 1975 ha fondato la sua maison.
Una commozione, quella di oggi, se possibile ulteriormente accentuata dalla bellezza della collezione, curata dallo stesso Giorgio Armani fino all’ultimo e fin nei minimi dettagli, con quel perfezionismo e quella passione che tutti gli riconoscono. Più che una linea Emporio, quindi indirizzata a un pubblico più giovane, quella di oggi sembrava quasi una prima linea, anche perché questa è la prima delle sfilate del cinquantenario dell’azienda, che anticipa il grande show di domenica nel cortile di Brera, al cui interno è allestita una mostra che celebra il percorso di Giorgio Armani, accostando i suoi abiti ai capolavori dell’arte.