Afghanistan: kamikaze contro ambasciata India, 17 morti
KABUL - I talebani hanno rivendicato l'attacco suicida di oggi contro l'ambasciata dell'India a Kabul, che ha causato almeno 12 morti e 83 feriti. Si tratta del secondo attentato in poco più di un anno contro la sede diplomatica indiana.
Un kamikaze si è lanciato stamani con un veicolo imbottito di esplosivo contro un ingresso laterale dell'ambasciata. Il pesante bilancio di vittime è stato annunciato dal ministero dell'Interno afghano, che ha sede a poche decine di metri dal luogo dell'attentato, che ha confermato anche che l'operazione terroristica è stata condotta da un attentatore suicida.
La rivendicazione dell'attacco è apparsa poco dopo su un sito web vicino ai talebani, con un comunicato in cui si conferma che l'obiettivo dell'attentato era "l'ambasciata indiana". Gli insorti hanno anche reso noto il nome del kamikaze, Khalid. Nel testo si offre un bilancio diverso delle vittime dell'attacco: "Sulla base delle informazioni da noi raccolte, circa 35 uomini delle forze militari locali e straniere sono morti, fra cui alcuni alti ufficiali".
La circostanza è stata smentita dalla Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) in Afghanistan: "Nessuno dei nostri militari è rimasto coinvolto nell'attentato".
Il kamikaze, hanno reso noto fonti della polizia, è entrato in azione alle 8.30 (le 6 svizzere), in un momento in cui sull'altro lato della strada molte persone facevano acquisti di generi alimentari in un mercatino locale.
Intervistato da Ndtv, l'ambasciatore indiano a Kabul, Jayant Brasad, ha precisato oggi che fra i morti "non c'é nessun indiano" e che quattro fra i feriti sono "in gravi condizioni".
Brasad ha anche precisato che "poiché l'ingresso principale dispone di un forte meccanismo di sicurezza, l'attentatore ha scelto di realizzare il suo gesto in un punto intermedio fra questo ingresso ed un altro laterale", vicino all'ufficio passaporti.
Da parte sua, il presidente afghano Hamid Karzai ha condannato con forza oggi l'attacco. In un comunicato diffuso dai servizi stampa della presidenza, il capo dello Stato indica che l'esplosione ha causato vittime "prevalentemente civili".
E' la seconda volta in poco più di un anno che la rappresentanza diplomatica indiana è oggetto di un attacco terroristico. L'8 luglio 2008, infatti, un altro kamikaze causò la morte di 41 persone e il ferimento di almeno altre 60. In quell'occasione - l'attacco non venne rivendicato dai talebani - fonti del governo afghano e di quello indiano puntarono l'indice contro i servizi segreti pachistani.