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AG: 20 anni a kosovaro che freddò la moglie a fermata del bus

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 aprile 2013 - 09:56
(Keystone-ATS)

Venti anni di prigione per il 45enne kosovaro che nell'aprile del 2009 uccise la moglie di 35 anni con cinque colpi di pistola davanti ad una fermata del bus a Riniken (AG). Il Tribunale distrettuale di Brugg (AG) lo ha riconosciuto colpevole di assassinio.

Il tribunale ha ordinato anche una misura psicoterapeutica "ambulatoriale". Nel corso del dibattimento svoltosi ieri, il Ministero pubblico ha chiesto la reclusione a vita e l'internamento, mentre la difesa si è battuta per una riduzione della pena a 7 anni di prigione per omicidio intenzionale.

Oltre all'assassinio, la corte ha ritenuto anche le accuse di messa in pericolo della vita altrui e violazione della legge sulle armi. L'accusato ha confessato in fase istruttoria di avere sparato alla moglie, perché si era separata e chiedeva il divorzio.

La coppia aveva tre figli e il padre era già stato arrestato nel 2008 per aver minacciato la donna con un revolver. In aula l'uomo non ha dato alcun segno di pentimento ed ha raccontato che aveva sempre con sé l'arma utilizzata per il delitto, perché aveva paura dei parenti della moglie.

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