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Borsa: Europa positiva con assicurativi e materie prime

(Keystone-ATS) MILANO – Quarto rialzo consecutivo per le principali borse europee, favorite dall’andamento degli scambi Usa, nel giorno in cui sono stati diffusi alcuni dati macroeconomici, tra cui le richieste settimanali di mutui, e in attesa del ‘Beige Book’ della Fed.
Londra ha guadagnato lo 0,9%, Parigi lo 0,8% e Francoforte lo 0,72%, dietro a Milano (+1,46% il Ftse Mib) che ha dominato la scena continentale. In luce il comparto assicurativo e delle materie prime. Bene anche banche ed auto, giù invece l’alimentare.
Nel primo caso gli investitori hanno guardato con favore ai risultati di fine esercizio dell’irlandese Irish Life & Permanent, che ha ridotto la perdita annua da 433 a 279 milioni di euro. Il titolo nel corso della seduta ha però eroso il rialzo della prima parte, fino a guadagnare lo 0,64%. Più brillanti Legal & General Group (+5,05%), Aviva (+2,9%) e Prudential (+2,56%). Effetto conti sul bancario Standard Chartered (+5,28%), seguita da Dexia (+4,97%), Barclays (+2,52%) e Santander (+2,43%). In controtendenza gli istituti greci Alpha (-3,66%) e Bank of Greece (-1,84%).
Bene le materie prime con l’ennesimo rialzo delle quotazioni dei metalli non ferrosi a Londra. In primis il rame, poi il piombo, il nickel e lo zinco. Ne hanno tratto vantaggio Kazakhmys (+4,84%), Anglo American (+4,03%) e Xstrata (+3,83%).
In rialzo le auto, dopo lo sprint della vigilia in concomitanza dell’apertura del Salone di Ginevra. Brillante Peugeot (+2,48%), che svilupperà l’alleanza industriale con la giapponese Mitsubishi, senza però procedere con il progetto di rilevarne una quota in vista di una possibile aggregazione sul modello di Renault con Nissan. Occhi su Porsche (+2,23%), Renault (+1,92%) e Volkswagen (+1,83%).
Bene Ericsson (+2,79%) e Nokia (+2,1%) in campo tecnologico, acquisti a Zurigo su Adecco (+4,04%), che ha diffuso i risultati trimestrali, con un utile di 42 milioni di euro a fine anno, a fronte di una perdita di 22 milioni dell’analogo periodo del 2008.
Sotto pressione Nestlé (-1,84%), dopo un avviso ricevuto dalla Food & Drug Administration negli Usa relativo a presunte omissioni nella dichiarazione dei valori nutrizionali dei prodotti con marchio Gerber. In calo anche Diageo (-1,37%) e Carlsberg (-1,01%).

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