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Borsa svizzera: chiusura in forte calo, SMI -2.45%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso la giornata con un forte calo. L’indice dei titoli guida SMI arretra del -2.45% a quota 5’477.26. L’indice complessivo SPI scende del 2.46% raggiungendo quota 4’966.04 punti.

Già la mattinata era stata segnata – in tutta Europa – da forti perdite, dovute principalmente alle dichiarazioni di Moody’s su un eventuale abbassamento del rating della Francia, nel caso in cui l’aumento dei tassi dei titoli e il deterioramento della crescita continuassero. Oltre a questo rimangono costanti gli aumenti dei differenziali anche negli altri paesi, come in Italia – per tutta la giornata attorno ai 480 punti – e in Spagna.

La Bundesbank ha inoltre tagliato le stime di crescita della Germania per il 2012 a causa della crisi dei debiti sovrani. L’anno prossimo il Pil tedesco crescerà fra lo 0,5% e l’1%, contro l’1,8% previsto a giugno scorso.

Nel pomeriggio l’apertura di Wall Street in forte ribasso ha ulteriormente peggiorato l’andamento dei mercati finanziari europei, Svizzera inclusa. Secondo il Wall Street Journal, dopo settimane con gli occhi puntanti sull’Europa, gli investitori sono tornati a guardare con preoccupazione agli Stati Uniti e al fallimento della supercommissione anti-deficit, che sembra pronta ad annunciare di non aver raggiunto un accordo per tagliare il deficit di 1.200 miliardi di dollari in 10 anni.

Per questo motivo a nulla sono valse le dichiarazioni incoraggianti del presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, che si è detto “molto fiducioso” in seguito ad un incontro con il premier greco Lucas Papademos.

I titoli guida della borsa elvetica sono tutti chiaramente in rosso. Solo Synthes è riuscita a limitare i danni, scendendo comunque dello 0,07% a 149,10 franchi. I titoli a soffrire di più sono stati Transocean (-6,30% a 41,65 franchi), Richemont (-5,33% a 45,25 franchi), Adecco (-5,17% a 36,35 franchi) e Swatch Group (-5,12% a 333,30 franchi).

Fra i bancari, UBS ha perso il 3,13% attestandosi a 10,21 franchi, Julius Bär il 2,15% (a 31,00 franchi) e Credit Suisse l’1,03% (a 20,25 franchi). Fra i pesi massimi, Roche cala del 3,79% (a 137,20 franchi), Novartis dell’1,77% (a 49,26 franchi) e Nestlé dello 0,87% (a 51,50 franchi).

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