Borsa svizzera: indici nuovamente in negativi dopo Bce
Gli indici della Borsa svizzera sono scivolati nuovamente sotto la parità nel primo pomeriggio, dopo la pubblicazione di dati macroeconomici americani peggiori delle previsioni e, soprattutto, il taglio delle stime della Banca centrale europea sulla crescita della zona euro. Alle 15.00 l'SMI è in flessione dello 0,57% a 5'469.69 punti, l'SPI dello 0,51% a 4'983.50 punti.
Le nuove "staff projections" preparate dagli economisti dell'Eurotower danno ora la crescita nel 2011 fra 1,4% e 1,8% (fra 1,5% e 2,3% la forchetta indicata a giugno) e quella nel 2012 fra 0,4% e 2,2% (contro il precedente 0,6%-2,8%). Il presidente dell'istituto di emissione, Jean-Claude Trichet, ha affermato che "l'incertezza è particolarmente alta" per le economie dell'area euro, "i rischi al ribasso si sono intensificati".
Intanto negli Stati Uniti le richieste di sussidio di disoccupazione sono salite la settimana scorsa di 2'000 unità a 414'000, dalle 412'000 della settimana precedente (dato rivisto al rialzo da 409'000). Gli economisti avevano previsto una flessione a 405'000 unità.
Non ha invece influito il dato sul il deficit commerciale statunitense, che nel mese di luglio è diminuito più del previsto a 44,8 miliardi di dollari dai 51,6 miliardi di dollari del mese precedente. Gli economisti avevano preventivato un calo inferiore, a 51 miliardi.
Tra le blue chip elvetiche, sono in forte ribasso Syngenta (-2,64%), Holcim (-2,38%). Male anche Actelion (-1,82%), Julius Bär (-1,74%), SGS (-1,33%) nonché Nestlé (-1,28%). Quanto agli altri due pesi massimi difensivi, Roche sale dello 0,35% mentre Novartis perde lo 0,35%.
I titoli bancari (ad eccezione di Julius Bär) e assicurativi, che stamane segnavano una forte progressione, si sono indeboliti ma si mantengono positivi - UBS +0,27%, Credit Suisse +0,47%, Zurich Financial Services +0,70% - ad eccezione di Swiss Re, che si situa appena al di sotto della parità (-0,03%).