Borsa svizzera: netta contrazione anche nel primo pomeriggio
(Keystone-ATS) Forti ribassi oggi alla Borsa svizzera, come d’altronde sulle altre piazze europee. Nel primo pomeriggio le perdite sono un po’ meno pesanti rispetto alla mattinata. Alle 15.20 circa l’indice principale SMI segna 5210,34 punti, in flessione del 2,79%, in lieve risalita dal minimo della seduta di 5185,57. L’indice allargato SPI è a quota 4748,53 (-2,88%). Tutte le blue chip elvetiche sono in rosso.
In forte calo anche le borse asiatiche. Sui mercati pesano i rischi di frenata dell’economia, alimentati dai deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Oggi non sono attesi impulsi da Wall Street, chiusa per la festa del Labor Day. Il mercato sconta anche i timori sulla crisi del debito sovrano dell’Eurozona.
Arretrano parecchio i titoli bancari. Scende in particolare il Credit Suisse (-7,86%), messo sotto pressione dal Dipartimento di giustizia americano in relazione al sospetto di avere aiutato cittadini statunitensi a sottrarre fondi al fisco. Secondo la stampa domenicale, l’ingiunzione delle autorità americane di fornire dati sui conti riguarderebbe altri 9 istituti elvetici. Per il Credit Suisse si aggiunge la denuncia negli USA da parte della Federal Housing Finance Agency FHFA in relazione ai titoli immobiliari ad alto rischio (subprime). Calo del 5,71% per UBS e del 5,86% per Julius Bär.
L’ondata di svendite non risparmia gli assicurativi, con Swiss Re in flessione del 4,19% e Zurich Financial del 4,00%. Male anche i titoli più sensibili ai cicli congiunturali, come ABB che perde il 4,79%. Adecco lascia sul terreno il 4,03%, Holcim il 4,88%. I titoli del lusso sono pure in netto arretramento con Richemont in discesa del 3,23% e Swatch Group del 3,70%.
Tra i titoli difensivi di peso, Novartis riesce a limitare le perdite, con una flessione dell’1,08%. Lo stesso vale per Roche (-1,22%). Nestlé cede l’1,93%.
