CF: licenziato messaggio su rimpatrio
BERNA - Gli stranieri in attesa di espulsione dal territorio svizzero potranno essere detenuti per un massimo di 18 mesi, e non più 24 mesi come ora. È quanto prevedono la nuova direttiva sul rimpatrio e le modifiche delle leggi federali sugli stranieri e sull'asilo (LAsi) che il Consiglio federale ha trasmesso oggi al Parlamento.
Aderendo allo spazio di Schengen, la Svizzera si è impegnata in linea di principio ad adottare la direttiva dell'Unione europea concernente il rimpatrio degli immigrati illegali. In ossequio al diritto comunitario, la durata massima della detenzione in attesa dell'espulsione dovrebbe essere ridotta a 18 mesi. La normativa sull'asilo votata dal popolo nel settembre 2006 prevedeva invece il raddoppio, da 12 a 24 mesi, del periodo di detenzione massima. L'adozione della disposizione Ue implica inoltre che gli immigrati clandestini non potranno più essere espulsi senza che sia stata presa una decisione formale.
Queste misure rischiano di provocare malcontento fra i parlamentari di destra. Durante la consultazione, l'UDC aveva già espresso la sua ferma opposizione alle modifiche. Il PLR aveva giudicato un "inutile aumento di burocrazia" l'introduzione di una procedura di rinvio formale e aveva criticato la riduzione del periodo di detenzione. Il PPD si era dimostrato piuttosto favorevole all'adeguamento, ma senza mostrare grande entusiasmo.