Cile: Salvador Allende, 40 anni fa la morte del sogno
Tra manifestazioni, autocritiche e proteste studentesche, il Cile ricorda con diversi eventi e iniziative i 40 anni dal golpe di Augusto Pinochet dell'11 settembre 1973 e la morte del sogno di Salvador Allende.
La ricorrenza coglie il paese in un momento delicato, alla vigilia delle elezioni presidenziali in programma il 17 novembre - con la socialista Michelle Bachelet saldamente in testa nei sondaggi - e scosso dalle continue proteste da parte degli studenti, che ormai da anni chiedono una drastica riforma nel sistema educativo ancora largamente dominato dal retaggio "del dittatore".
Ad essere al centro dei commenti e delle analisi di questi giorni c'è l'autocritica fatta dal potere giudiziario. Un vero "mea culpa" manifestato dall'Associazione dei magistrati, i quali hanno ammesso che nei tragici giorni del colpo di Stato avrebbero potuto "fare di più. Senza ambiguità né equivoci, è giunto il momento di chiedere perdono alle vittime e al Cile".
Parole che non sono però bastate a gran parte della società cilena, né al presidente Sebastian Pinera: "Il potere giudiziario avrebbe potuto fare di più", ha ammonito anche lui, criticando inoltre anche "i media, ai quali è mancato rigore nella ricerca della verità sul fronte dei diritti umani".
Duro con magistrati e media, Pinera si trova a sua volta in mezzo a pesanti critiche. La Bachelet ha infatti annunciato che non parteciperà alla cerimonia ufficiale organizzata domani dal governo conservatore del presidente al palazzo della Moneda, dove sono invitati i rappresentanti della destra e delle Forze armate.
La stessa ex presidente e tutto il centrosinistra intendono infatti ricordare Allende, il suo governo socialista e lo storico 11 settembre di 40 anni fa in una manifestazione separata.