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Clima: "oranghi" di Greenpeace esortano governo ad agire

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 novembre 2009 - 10:26
(Keystone-ATS)

BERNA - Insolita accoglienza stamane per tre consiglieri federali: alcuni attivisti di Greenpeace travestiti da oranghi si sono infatti arrampicati davanti alle entrate degli uffici di Hans-Rudolf Merz, Moritz Leuenberger e Doris Leuthard. Obiettivo: chiedere al governo un maggiore impegno per il clima durante il summit di Copenhagen.
Con striscioni gli attivisti di Greenpeace hanno chiesto al Consiglio federale di versare 1,7 miliardi di franchi all'anno in un fondo globale per la protezione del clima e delle foreste pluviali. La Svizzera dovrebbe inoltre propugnare una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2020, esige un comunicato odierno dell'organizzazione ambientalista; i valori di riferimento sono quelli del 1990.
Gli "oranghi" di Greenpeace si sono arrampicati anche su diversi alberi di Berna. Le forze dell'ordine e i pompieri sono intervenuti per allontanare gli attivisti davanti alle entrate degli uffici federali.
L'orango simboleggia la distruzione delle foreste indonesiane per la produzione internazionale di carta e olio di palma. Stando a Greenpeace, ciò avrebbe privato del suo spazio vitale l'enorme scimmia e numerosi altri animali. La deforestazione ha inoltre ripercussioni negative per milioni di persone, denuncia l'organizzazione ambientalista.

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