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Comitato borghese per riduzione delle rendite LPP

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 dicembre 2009 - 13:31
(Keystone-ATS)

BERNA - Lo schieramento borghese si unisce nel difendere la riduzione delle rendite del secondo pilastro. Un comitato composto di esponenti di PLR, UDC, PPD, Verdi liberali e PBD ha invitato oggi a sostenere la revisione della Legge sulla previdenza professionale (LPP) con il motto: "il 7 marzo: sì a rendite sicure ed eque".
La riduzione del tasso di conversione che determina le future rendite permetterà di garantire in modo duraturo la previdenza professionale, ha dichiarato alla stampa la consigliera nazionale Christa Markwalder (PLR/BE). A suo modo di vedere, la riduzione - già decisa - del tasso attuale dal 7% al 6,8% nel 2014 non basta.
Soltanto una diminuzione al 6,4% - con un calo della rendita annua di 600 franchi per un capitale risparmiato di 100'000 franchi - permette di tener conto dell'aumento della speranza di vita e del calo del rendimento dei capitali, ha sostenuto la deputata radicale. Per compensare la crescita delle rendite, le casse pensioni devono assumersi grossi rischi in materia d'investimenti.
Il prolungamento della speranza di vita è un'opportunità che non va caricata sulle spalle delle giovani generazioni, ha aggiunto Thérèse Meyer (PPD/FR). "Vogliamo - ha sottolineato - un sistema di pensionamento solido, con rendite sicure sia per i giovani che per gli anziani".

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