Consiglio stampa respinge reclamo di fedpol contro "Weltwoche"
INTERLAKEN BE - Il Consiglio della stampa, organo di autocontrollo etico dei giornalisti svizzeri, ha respinto - definendolo infondato - un reclamo dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) contro la "Weltwoche".
Il 22 gennaio 2009 - in un articolo intitolato "Il caso Roduner: errori di strategia e reati d'ufficio" - il settimanale svizzerotedesco aveva pubblicato nomi e funzione di tre agenti di fedpol. Secondo l'Ufficio federale, i tre non possono più svolgere inchieste riservate dal momento che il periodico li ha resi identificabili. Per il Consiglio della stampa, la rivelazione dei loro nomi è invece "giustificata", poiché la stessa autorità ha aperto un'inchiesta contro due di loro per "falsificazione di documenti ufficiali".
In una nota diffusa oggi, l'organo di sorveglianza sottolinea che la "Weltwoche" ha agito correttamente perché "chi svolge una funziona pubblica importante facendo indagini riservate su attività criminali deve comportarsi in modo ineccepibile e conforme alla legge". Il Consiglio della stampa rileva d'altra parte che nel caso specifico i tre agenti non avevano operato indagini segrete ma si erano limitati a funzioni di tipo organizzativo e burocratico.Vicenda Roduner
La vicenda dell'ex giudice istruttore federale Ernst Roduner era balzata all'onore della cronaca nel 2008, quando l'uomo aveva dichiarato alla polizia che lui e la sua famiglia erano stati minacciati via fax in relazione al procedimento penale contro il banchiere Oskar Holenweger. Nel luglio dello stesso anno, Roduner si era poi dimesso "per motivi di salute".
La polizia federale aveva quindi avviato un'indagine per chiarire da dove fosse stato inviato il fax. Poche ore dopo l'ex giudice istruttore aveva chiesto l'abbandono dell'inchiesta e ammesso di aver redatto lui stesso la lettera minatoria.