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Esportazioni di carne: un vero boom dal 2000

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 - 11:48
(Keystone-ATS)

Dal 2000 le esportazioni di carni svizzere hanno fatto registrare un massiccio aumento. Secondo i dati dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD), sono infatti passate da 1'932 a 25'585 tonnellate nel 2011, ovvero quattordici volte di più. Questo incremento è dovuto in particolare alla crescita delle esportazioni verso la Germania.

Su undici anni, la progressione annua media è stata del 27%, precisa l'AFD. A titolo di paragone, l'aumento medio dell'export dei prodotti agricoli è stato soltanto del'11%. Le vendite di carne hanno raggiunto la somma di 84,9 milioni di franchi nel 2011, ovvero 61,7 milioni in più rispetto al 2000.

Germania carnivora

La sola Germania ha assorbito nel 2011 i tre quarti delle esportazioni svizzere di carne (20'491 tonnellate). L'export verso il mercato tedesco, in particolare di frattaglie di maiale, è moltiplicato per 47 l'anno scorso.

La Costa d'Avorio e la Francia si situano sul secondo e terzo gradino del podio dei Paesi acquirenti, ma molto distanziati dalla Germania, assorbendo rispettivamente l'8% e il 7%. I primi hanno acquistato soprattutto frattaglie di suino, mentre i secondi hanno una predilezione per la carne secca di manzo.

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