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Farmaci: Ue contro aziende che bloccano diffusione generici

(Keystone-ATS) BRUXELLES – Pugno di ferro di Bruxelles contro le aziende farmaceutiche sospettate di voler frenare l’immissione sul mercato dei prodotti generici, ossia di quei medicinali meno costosi, che contengono però lo stesso principio attivo di quelli di marca.
Oggi la Commissione europea ha reso noto di aver inviato un gruppo di ispettori dei suoi servizi della direzione generale concorrenza in diverse aziende farmaceutiche, senza specificare il nome delle società, né indicare i Paesi interessati.
Il gruppo britannico AstraZeneca ha tuttavia ammesso di essere tra le aziende coinvolte. I gruppi basilesi Novartis e Roche hanno indicato di non essre stati contattati.
L’esecutivo europeo sospetta che queste società “abbiano agito, individualmente o congiuntamente, per ritardare l’ingresso sul mercato di prodotti generici di un particolare medicamento”, venendo meno così alle regole Ue sulla concorrenza.
I generici possono essere immessi sul mercato, una volta scaduto il brevetto di esclusiva della molecola, ma anche solo un periodo limitato di prolungamento del loro arrivo sul mercato, si fa rilevare, può condurre a un guadagno significativo per le case farmaceutiche ed un conseguente danno per i sistemi sanitari e per i cittadini.
Non è la prima volta che la Commissione prende di mira il settore farmaceutico perché sospettato del mancato rispetto delle regole comunitarie sulla concorrenza. Il gruppo britannico AtraZeneca è già stato condannato dalla Commissione che gli ha inflitto una pesante multa (60 milioni di euro poi ridotta a 52,2), anche in quel caso per aver ritardato l’arrivo sul mercato dei medicinali generici.

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