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Germania: strage, affidamento figlio probabile movente

(Keystone-ATS) BERLINO – Il trauma della separazione dal marito e l’idea di poter perdere l’affidamento del figlio di cinque anni potrebbero aver fatto perdere la ragione ieri sera un’avvocatessa tedesca di 41 anni, che ha ucciso il consorte, il bambino e un infermiere di un ospedale prima di essere uccisa a sua volta dalla polizia.
È questa l’ipotesi del procuratore di Loerrach (villaggio tedesco vicino alla frontiera elvetica), Dieter Inhofer, che sembra confermare le indiscrezioni pubblicate questa mattina dal quotidiano “Badische Zeitung”. Secondo il giornale, infatti, la donna, che si era separata dal marito lo scorso giugno, aveva una causa in corso con l’uomo – un falegname di 44 anni – per l’affidamento del figlio.
Inhofer ha commentato che “le difficoltà del rapporto (con il marito) potrebbero aver fatto scattare” la furia assassina della donna. Inoltre sei anni fa Sabine R. – questo è il suo nome riportato oggi dalla stampa – aveva subito un aborto spontaneo nello stesso ospedale in cui ieri sera ha ucciso un infermiere di 56 anni.
Inhofer ha comunque sottolineato che per il momento queste sono soltanto alcune delle ipotesi su cui stanno lavorando le autorità. Non è ancora del tutto chiaro, infatti, perché la donna si sia diretta verso l’ospedale, mentre è stato accertato che ha ucciso il marito e il figlio prima di dare fuoco all’appartamento in cui si trovavano i due.
Secondo i primi risultati delle indagini, l’uomo sarebbe stato colpito con una pistola calibro 22. Il bimbo, scrive invece il quotidiano “Berliner Zeitung”, sarebbe stato soffocato con una busta di plastica.

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