India: guru muore dopo sciopero fame per salvare il Gange
Questo contenuto è stato pubblicato il 15 giugno 2011 - 16:34
(Keystone-ATS)
Un guru indiano è morto dopo quattro mesi di sciopero della fame che aveva cominciato per denunciare la corruzione e per salvare il Gange, il fiume sacro per gli induisti, dall'inquinamento. Lo hanno rivelato fonti mediche.
Swami Nigamananda, che aveva cominciato il digiuno il 19 febbraio, è morto lunedì scorso nell'ospedale di Dehradun, nel nord dell'India, dove era stato ricoverato i primi di maggio per complicazioni legate allo sciopero della fame. Nigamananda chiedeva la fine dello sfruttamento delle miniere illegali nello Stato dell'Uttarakhand e dei controlli più severi per fermare l'inquinamento del Gange.