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Libia: ministro Tripoli, Saif rischia pena morte

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 novembre 2011 - 18:54
(Keystone-ATS)

Saif al-Islam Gheddafi sarà processato in Libia per crimini pesanti che prevedono la pena di morte. Lo ha detto stasera il ministro libico ad interim della Giustizia, Mohammed al-Alagy, precisando: "Ha spinto altri ad uccidere, ha abusato di fondi pubblici, ha minacciato e reclutato mercenari".

"Questa è solo una piccola parte dei crimini che la pubblica accusa libica formulerà contro di lui", ha detto al-Alagy.

Al ministro, che ha specificato di ritenere che non verrà confermato nell'incarico attuale nel nuovo governo la cui nomina è attesa nei prossimi giorni, è stato chiesto se questi crimini comportano la pena di morte. E al-Alagy ha risposto: "Sì. È stato previsto da Gheddafi". Comunque, ha aggiunto, "lo processeremo in base agli standard legislativi internazionali".

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