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Medvedev: declino economico più profondo in Russia che altrove

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 novembre 2009 - 10:56
(Keystone-ATS)

MOSCA - "Il declino economico causato dalla crisi globale è stato più profondo in Russia che nella maggioranza degli altri Paesi": è uno dei passaggi iniziali del discorso alla nazione, il secondo dalla sua elezione, del presidente russo Dmitri Medvedev.
"La necessità di un cambiamento è cresciuta negli ultimi mesi. La crisi finanziaria globale ha colpito tutti, ma il declino economico è stato più profondo in Russia che altrove", ha dichiarato Medvedev parlando davanti alle camere riunite nella sala di San Giorgio, la più grande e la più solenne del Cremlino. Tra gli altri è presente anche il premier Vladimir Putin, applaudito al suo ingresso nella sala insieme al patriarca Kirill.
In una anticipazione del suo discorso, con un articolo apparso il 10 settembre su Gazeta.ru e intitolato 'Forza Russia', il presidente aveva criticato pesantemente l'arretratezza e la corruzione del Paese, il parassitismo di burocrati e oligarchi, l' "umiliante" dipendenza dell'economia russa dalle materie prime, la "debolezza" della democrazia, e aveva invitato il Paese all'unità per superare tutti i problemi.

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