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OMS: muoiono meno neonati nel mondo, -1,3 mln in 20 anni

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 agosto 2011 - 12:17
(Keystone-ATS)

Nel mondo muoiono meno neonati. Il numero dei bambini morti nelle prime 4 settimane di vita è infatti sceso dai 4,6 milioni del 1990 ai 3,3 milioni del 2009, anche se il 99% di queste morti avviene nei Paesi in via di sviluppo. A presentare questi dati è uno studio condotto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'Ong Save the children e la London School of Hygiene and Tropical Medicine, pubblicato sulla rivista Plos Medicine.

Tuttavia, rileva l'OMS, "si tratta di progressi troppo lenti, soprattutto in Africa. I maggiori investimenti fatti sulla salute materno-infantile negli ultimi dieci anni, sulla scorta degli obiettivi del Millennio, hanno comunque contribuito a migliorare la sopravvivenza delle madri (2,3% all'anno) e dei bambini sotto i 5 anni (2,1% all'anno). Meno per i neonati (1,7% all'anno)". Complessivamente, i decessi che avvengono nel primo mese di vita rappresentano il 41% di tutte le morti infantili sotto i 5 anni e la prima settimana di vita è la più rischiosa.

Tre le principali cause di morte riscontrate dallo studio che ha coperto tutti i 193 Stati membri dell'OMS: parti pretermine (29%), asfissia (23%) e infezioni, come sepsi o polmonite (25%). Oltre la metà delle morti neonatali avviene in cinque grandi Paesi: India, Nigeria, Pakistan, Cina e Repubblica Democratica del Congo.

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